Salernitana, tegole per Sousa: Pirola in dubbio, si ferma Crnigoj

Infermeria piena, nuovo stop per Fazio. E Bronn è in permesso: è diventato papà

L'allenatore Paulo Sousa
Il lampeggiante è di nuovo acceso sull'infermeria della Salernitana. I reparti sotto osservazione sono la difesa e il centrocampo: Crnigoj si è fermato per...

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Il lampeggiante è di nuovo acceso sull'infermeria della Salernitana. I reparti sotto osservazione sono la difesa e il centrocampo: Crnigoj si è fermato per risentimento muscolare al soleo, Pirola dovrebbe farcela e ha ricominciato ad allenarsi. Crnigoj ha fatto anche accertamenti: il club granata attende l'esito, ma teme la lesione. Se dovesse essere di basso grado come tutti sperano, dovrà star fermo per una decina di giorni. Salterà la sfida casalinga al Bologna e poi la pausa sarà utile per farlo guarire.



Respiro di sollievo per Pirola: dopo i crampi di San Siro, c'è stato un giorno di gestione e un altro (ieri) di test. Il difensore ha svolto larga parte dell'allenamento con il gruppo ma Sousa mostra cautela, vuole attendere la risposta della coscia oggi, quando spingerà sull'acceleratore per entrare definitivamente nel clima partita. Si scaldano, all'occorrenza, Lovato e Bronn. Quest'ultimo ieri non si è allenato perché è diventato papà: è nata Matilde. Si era allenato, invece, Fazio ma dopo un contrasto ha subito una lieve distorsione alla caviglia, ora da monitorare. L'infortunio più serio è quello occorso a Crnigoj. Il mediano sloveno non è stato titolare a S. Siro contro il Milan ma è subentrato a sette dal novantesimo. Sul palco dei campioni, Sousa ha preferito lucidare il talento e la classe di Bohinen per recuperare geometrie e palleggio veloce. Il nuovo centrocampo, composto dal cigno norvegese e da Coulibaly e Candreva ai suoi fianchi è stato promosso a pieni voti dall'allenatore portoghese. È probabile, dunque, che avrebbe in ogni caso fatto a meno di Crnigoj dal 1' ma si tratta pur sempre di un giocatore duttile, utilissimo, di corsa, funzionale alle rotazioni.

Adesso fa un passo avanti Maggiore e all'occorrenza, pronti a subentrare con lui, ci sono anche Nicolussi Caviglia e Vilhena. La speranzella, invece, resiste per Pirola. Il calciatore scuola Inter è la piacevole rivelazione della difesa. Anzi, una piacevole conferma: fa muro con Gyomber e Daniliuc davanti ad Ochoa, è sbocciato definitivamente a Marassi contro la Samp ed a San Siro, davanti a 70mila spettatori, ha replicato la stessa prestazione di Genova, da centrale di temperamento, bravo anche in anticipo sull'avversario. I tifosi della Salernitana adesso la recitano a memoria: ripetere Ochoa, Daniliuc, Gyomber e Pirola, come uno scioglilingua, significa premiare gli automatismi, le prestazioni, le certezze nel reparto. A scriverla tutta, se Pirola darà garanzie, Sousa potrebbe anche replicare l'undici base schierato a Milano, dunque riproponendo Dia centravanti e Candreva con Kastanos a sostegno. Non sarebbe un delitto giocare con una sola punta di ruolo, perché la pericolosità e la prolificità del reparto avanzato non sono direttamente proporzionali al numero di attaccanti schierati. L'allenatore granata lo ha già chiarito.

«Questa squadra era abituata a giocare sfruttando la verticalità, ma io voglio spazi e tempi gestiti bene e poi voglio molti inserimenti dal centrocampo verso l'attacco, perché quelli sono i più difficili da marcare». Ieri ha festeggiato il suo primo mese con il cavalluccio marino sul petto. Annunciato il 15 febbraio, tutti gli riconoscono la dote di aver trasformato Candreva e Kastanos, Pirola e Gyomber. Se completa il recupero di Bohinen, restituisce alla Salernitana un faro e un capitale. In questo primo mese alla guida della Salernitana ha chiesto alla società più spazi per il suo staff (la sala stampa del Mary Rosy durante la settimana è un laboratorio video) e alla squadra di vivere tanto il centro sportivo. Ha creato un rapporto fortissimo e simbiotico con il ds De Sanctis, ha istituito il replay all'intervallo (video-sintesi su pregi e difetti del primo tempo, lo ha fatto anche negli spogliatoi del Meazza), ha mischiato le carte in campo e tiene in mischia i giocatori per fare discorsi motivazionali. «Quando parlo, mi capita di pensare in più lingue», ha detto. E i numeri di Sousa, dopo 30 giorni, che cosa raccontano e restituiscono? Non è ancora sulle tracce di Nicola prima maniera e inizio stagione (5 risultati utili di fila, dalla seconda giornata) ma se batte il Bologna può già superare il numero di punti (7) che il collega ottenne in quella sequenza di risultati positivi. Ne conquistò 7 anche tra ottobre e novembre: vittoria in casa contro lo Spezia, colpaccio all'Olimpico contro la Lazio, pari in casa con la Cremonese prima del ko a Firenze. La Salernitana in casa ha fatto bis solo il 9 e il 22 ottobre: hurrà di fila contro Verona e Spezia. Dopo la vittoria con il Monza, fare «doppietta» sabato all'Arechi con il Bologna significherebbe davvero svoltare. Prevendita biglietti: venduti 6948 di cui 231 ospiti da Bologna. Il dato non include abbonati, che sono 8118.

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Il Mattino