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Per anni i saggi e gli illuminati sabaudi hanno aumentato, e di molto, le dimensioni delle sasicce partenopee sostenendo che la vera maturità di tifosi e ambiente napoletani si sarebbe raggiunta laddove per tutti, squadra e sostenitori, la Juve fosse diventata soltanto una parentesi, una squadra come un’altra, insomma, e non la squadra da battere a ogni costo, anche quello di un intero campionato. Ebbene, forse adesso a quei saggi e a quegli illuminati farà piacere sapere che, almeno da questo punto di vista, il Napoli di Gattuso ha raggiunto il risultato.
La sconfitta di mercoledì con la Juve, infatti, non ha lasciato alcun segno sulla squadra scesa ieri in campo con la Sampdoria.
Secondo: non si è consentito a Bakayoko e Manolas di sperperare, con i propri interventi azzardati, l’impegno profuso dagli altri per restare fermamente agganciati al treno Champions. Terzo: non si è consentito a Osimhen di terminare un’altra partita senza mostrare a tutti il proprio valore di atleta, velocista, calciatore e giovane uomo in grado di trascorrere più di un’ora e mezza senza litigare con chiunque. Da questo punto di vista, il merito è tutto di Mertens. La Champions dunque si può fare: crediamoci!
Il Mattino