Com'è che faceva quella canzone? «T'aggio vuluto bene a te.Tu m'è vuluto bene a me!», con le parole di Roberto Murolo, il Napoli si rivolge a...
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Sembra quasi un caso del destino che sulla strada tra il Napoli e lo scudetto ci siano proprio loro due, gli attaccanti del passato che in azzurro non hanno lasciato una traccia indelebile. Certo, il rapporto con Fabio Quagliarella è di quelli che sarebbe più facile descrivere con un percorso da montagne russe. Picchi di affetto, cadute libere e clamorosi giri della morte. Dall'addio alle lacrime, ma di affetto. Quelle versate dall'attaccante di Castellammare dopo che la sua drammatica vicenda legata alla fuga per colpa di uno stalker è venuta finalmente a galla cancellando quelle voci che lo avevano tacciato di alto tradimento. Lui, infatti, con la Juventus ci ha addirittura giocato. Indossando quella maglia a strisce bianconere aveva fatto indignare tutto il popolo napoletano. Poi la pace, le scuse e l'abbraccio. Oggi è l'interruttore offensivo della Sampdoria. Quando è in giornata si accende la luce in tutto il reparto. I numeri di questa stagione sono tutti dalla sua parte: 18 reti e 5 assist. E a ringraziare è solitamente Duvan Zapata, il suo compagno di reparto e di merende.
Il colombiano, già 10 gol e 6 assist in stagione, a Genova - sponda blucerchiata - ha trovato la sua dimensione. Si è integrato alla perfezione negli schemi di Giampaolo (accostato spesso al Napoli come erede di Sarri=) e si è sposato alla grande con Quagliarella. I due si cercano, ma sopratutto si trovano. Hanno caratteristiche molto compatibili tra di loro che gli hanno permesso di diventare una delle coppie più prolifiche di questa serie A con ben 28 reti già segnate.
Se Quagliarella a Napoli è stato un punto fisso della squadra di Mazzarri, Zapata ha sempre faticato a trovare spazio. Ecco perché negli anni il colombiano ha sempre avuto la valigia pronta per trasferirsi prima qui poi lì. Nelle ultime due stagioni è stato a Udine, poi un'estate praticamente da separato in casa con il Napoli prima della chiamata definitiva da parte della Sampdoria.
Una sorta di colpo di fulmine, perché pur essendo arrivato a fine mercato, Duvan ha rapidamente scalato le gerarchie dell'attacco della Sampdoria fino a diventare insostituibile per Giampaolo. Quasi sempre titolare, ha alternato gol di potenza a giocate sopraffine. Un mix che gli ha consentito di entrare rapidamente anche nel cuore dei tifosi. Oggi allo Stadium potrebbe completare l'opera, prendendo spunto da Icardi e Schick, due attaccanti che grazie a prestazioni super contro la Juventus hanno definitivamente conquistato un posto d'onore nella memoria del popolo doriano. Ecco, in questo caso il posto conquistato sarebbe doppio, perché in caso di impresa a Torino i tifosi napoletani sarebbero pronti a cantare con ancora più forza quelle strofe di Reginella. «T'aggio vuluto bene a te.Tu m'è vuluto bene a me!».
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Il Mattino