Esordio amaro per Maurizio Sarri: alla prima uscita ufficiale sulla panchina del Chelsea - nel preludio stagionale della Community Shield, la Supercoppa inglese - l'ex...
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Certo, non mancano gli alibi a Sarri, arrivato a Londra da meno di un mese. Il suo Chelsea (come peraltro il City) era privo dei giocatori migliori (e chissà se alla fine riuscirà a convincere Eden Hazard a restare...). E la rosa dei Citizens è di gran lunga più competitiva, oltreché meglio collaudata. Ma il ritardo del Chelsea è apparso a tratti sconfortante. Se le strategie di mercato della società londinese appaiono quantomeno confuse, la stessa vaghezza si è riflessa a livello tecnico-tattico. E a Wembley i Blues sono stati semplicemente surclassati dai campioni d'Inghilterra. «Sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile, sapevamo di dover migliorare ancora parecchio. Non sono né sorpreso né deluso per questo esordio. C'è da lavorare e sono qui per questo».
Gli attuali limiti del Chelsea hanno così finito per esaltare le qualità dei Citizens: più reattivi, ordinati, puntuali in difesa e pericolosi in attacco. E con un Sergio Aguero ancora una volta decisivo. Nel primo tempo il centravanti argentino ha realizzato la duecentesima rete con la maglia del City; nella ripresa ha firmato il raddoppio della sicurezza. Chiudendo anzitempo la contesa, complice la stanchezza dei Blues, ancora lontani anche da una forma fisica accettabile. Solo la giornata felice di Willy Caballero, autore di almeno tre salvataggi decisivi, ha evitato al Chelsea un parziale ancora più severo, ancorché meritato. Come unica (parziale) consolazione, Sarri può essere sicuro che la prossima uscita - tra sette giorni, contro l'Huddersfield, nel debutto in Premier League - difficilmente potrà essere peggiore. Per Pep Guardiola, viceversa, si tratta del terzo trofeo negli ultimi sei mesi, con la certezza che il suo City è già superiore rispetto a quello che ha dominato l'ultima stagione domestica. «Era una partita molto difficile, ma i giocatori l'hanno interpretata al meglio - la soddisfazione del tecnico catalano - Hanno dimostrato di avere la giusta mentalità, meritando la vittoria. Ma noi pensiamo solo partita dopo partita, saranno solo i risultati a dirci chi siamo. Lo vedremo alla fine della stagione a quale livello possiamo aspirare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino