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Si ferma a Verona la striscia di vittorie della Givova Scafati, che cede 75-70 alla Tezenis Verona nel recupero della ventitreesima giornata del campionato di serie A2 (girone rosso). Gara dai due volti quella disputata dalla squadra campana che ha alternato una prima parte di gara ordinata e lucida, ad una seconda parte in calo anche per i meriti del team di casa, che ha saputo reagire con veemenza ed orgoglio a quanto non aveva funzionato del primo tempo, E’ subito partita vera tra le due formazioni gialloblù, che si fronteggiano a viso aperto e senza timori reverenziali. Anderson, Johnson e Pini, sul fronte locale, sono i mattatori dei primi cinque minuti (11-9). Poi però la scena è presa per intero dagli ospiti, che stringono le maglie della difesa, aggrediscono con intensità l’avversario e lo puniscono in attacco con un gioco accorto, lineare e corale. E’ il gruppo a fare la differenza in questa fase di gioco in cui la Givova prende il largo e aumenta il proprio vantaggio fino al 13-24 con cui viene chiusa la prima frazione. Qualche errore di troppo in avvio di secondo quarto favoriscono la compagine scaligera, che con Johnson accorcia sull’avversario (16-24 all’11’), poi è 16-32 al 14’, che costringe coach Ramagli al time-out. Alla sirena dell’intervallo, il punteggio dice 23-44. Comincia bene la Tezenis la ripresa, è Anderson a ridurre lo svantaggio sotto la doppia cifra (41-50 al 5’), 50-58 è il puntegio a fine terza frazione. Scafati continua a dilapidare il vantaggio accumulato, complice qualche dubbio fischio arbitrale. I centri di Cucci e Daniel (56-62 al 35’) non arrestano la reazione dei veneti, che, con i due statunitensi, raggiungono il minimo svantaggio (61-62 al 36’). La perfetta parità arriva al 38’ (64- 64) con tre tiri liberi di Caroti, mentre il vantaggio veronese è del 39’ con Johnson (66-64). Rossato tiene in vita i suoi (68-68), ma Anderson (tripla) e Pini (da sotto) chiudono la sfida (73- 68) che negli ultimi secondi non regala sussulti. La sirena arriva sul 75-70.
Coach Alessandro Rossi: «Le partite durano quaranta minuti e non venti.
Il Mattino