Il venerdì sera c’è chi va a cena fuori, chi va a ballare, chi parte per il week end con la guagliona e chi si vede una dddio di partita di pallone. Per poter...
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Vari e formidabili sono gli eventi verificatisi ieri nel tempio di Fuorigrotta: Hamsik che segna di potenza e di cazzimma; Insigne che la mette dentro di rabbia e di furbizia; Gabbiadini che invece di invocare le Parche suonando la cetra perché non segna agita il ciuffo e fa a sportellate a centrocampo e, non da ultimo, Rog che fa la sua apparizione suscitando sgomento e sconcerto manco fosse una via di mezzo tra Zuniga e la Madonna di Fatima. Per non parlare di Reina che ha parato l’imparabile e ha dimostrato a Wanda Nara che l’ommità è un fatto che si acquisisce solo se già sei predisposto e poi te ne vai di casa a Posillipo. Insomma, sarà stata l’aria frizzantina di dicembre, sarà stata l’imminente apertura delle struffoliadi napoletane, sarà stato un cazziatone di Sarri fatto sta che il Napoli ha dato spettacolo. Adesso però testa subito a Lisbona e a una partita complicata che, a parer di molti, si dovrebbe giocare con la stessa maglia indossata oggi, quella bianca con la fascia azzurra che tanto ricorda la solenne divisa dei fujenti della Madonna dell’Arco e che tanto furore ha dato agli azzurri. Perché l’abito non fa il monaco ma una maglia nu poco ‘e mazzo sì! Leggi l'articolo completo su
Il Mattino