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Non ci sono riusciti, ma l'avrebbero meritato. Gli ex Napoli oggi guardano da lontano la città e la squadra che veleggia al primo posto verso quel trionfo che a loro proprio non è riuscito. Invidia? No. E se pure fosse, ci starebbe: come si può non voler giocare in questa squadra bella e entusiasmante? Ben oltre ogni tipo di rimorso c'è la consapevolezza di aver dato sempre tutto. E di aver conservato amore. Quello che sicuramente c'è ancora.
Gli ex Napoli lo hanno sempre dimostrato in questi mesi, il caso più eclatante è quello di Faouzi Ghoulam: salutato nel caos della scorsa estate - forse meno di quello che avrebbe meritato - non ha mai negato legame con l'azzurro. Sui social ha spiegato: «Vincere solo sul campo è difficile. Non invidio nessuno: la squadra e la città di Napoli ti restano dentro, va oltre il calcio». Poi, ha pubblicato parole al miele: «Auguro a tutti di poter provare quello che ho ricevuto lì». Faouzi ha ricominciato a giocare in Francia e da lì aveva sottolineato in una intervista: «Non mi sorprende che il Napoli sia al top ora con Spalletti, penso che avremmo potuto vincere lo scudetto anche quando c'ero io in azzurro».
Un pensiero condiviso da tanti, tifosi e non, su quegli anni magici che hanno emozionato. Stasera in città torna Maurizio Sarri, cinque anni fa si giocava lo scudetto con in campo Raul Albiol: «Che emozione il Napoli primo. Speriamo possano festeggiare lo scudetto dopo 33 anni, sarebbe pazzesco e lo meriterebbero» dice dalla Spagna. Con lui, in difesa, anche Elseid Hysaj: «Di quegli anni ho un ricordo splendido, spero possano festeggiare ora».
Inaspettato, però, anche per loro. «Non mi aspettavo questo rendimento. Non so se è il Napoli più forte dell'era De Laurentiis, ma la società sta facendo un grandissimo lavoro» aveva detto Marek Hamsik a Natale. E poco prima anche Kalidou Koulibaly l'aveva sottolineato: «Onestamente non immaginavo tutto questo, ma sono molto felice». E poi la benedizione: «Ora non hanno più bisogno di me». Chi non ha mai spezzato il filo con Napoli è sicuramente Dries Mertens: «Già l'anno scorso ci siamo andati molto vicini: peccato per quella partita in casa persa contro il Milan. Se avessimo vinto» E anche se quest'anno sembra quello buono, il belga ha fatto sua tutta la scaramanzia: «Non si dice ancora». Lui casa a Napoli l'ha conservata. E se in primavera dovesse affacciarsi di nuovo a Posillipo, potrebbe godersi un lungomare più azzurro che mai.
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