Spalletti, una notte stellare: protagonista in campo e fuori

Spalletti, una notte stellare: protagonista in campo e fuori
Non tutti i bomber si trovano nell'area di rigore. Capita, infatti, di trovarli anche nell'area tecnica. Ovvero, in quella delimitata da una linea tratteggiata a due passi...

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Non tutti i bomber si trovano nell'area di rigore. Capita, infatti, di trovarli anche nell'area tecnica. Ovvero, in quella delimitata da una linea tratteggiata a due passi dalla panchina. E allora oltre a Osimhen, Zielinski, Kvara e Anguissa si aggiunge anche Luciano Spalletti. Inutile girarci attorno: nel capolavoro di mercoledì sera contro il Liverpool ci sono le sapienti di un allenatore che non ha paura.

Spalletti è un uomo forte, dalla tempra durissima. A poche ore dall'operazione alla clavicola si è presentato a bordo campo pimpante come un ragazzino. Si sbracciava - proprio così - dava indicazioni e impartiva ordini come se i suoi problemi fisici non esistessero. Ha disegnato una squadra perfetta che ha messo sotto il Liverpool dall'inizio alla fine della partita. E poi? Si è preso la gloria. Dopo il fischio finale, la festa nello spogliatoio e le interviste si è concesso una cena in libertà nel borgo di Santa Lucia e non appena si è sparsa la voce nel quartiere che l'allenatore del Napoli fosse lì, una cinquantina di tifosi si è data appuntamento per aspettarlo. Non hanno fatto rumore, non hanno dato fastidio a Spalletti, non gli hanno messo alcuna fretta. Erano lì che lo aspettavano solo per un saluto. Per fargli i complimenti in maniera ancora più diretta dopo il capolavoro del Maradona. «Mister, sei tutti noi», dice qualcuno. «Ci hai regalato un sogno», aggiunge un altro. Spalletti, nonostante la stanchezza per la gara e per gli acciacchi degli ultimi giorni, è uscito per un saluto, non poteva certo sottrarsi a quell'abbraccio caldissimo del popolo napoletano e poi ha ripreso la sua serata in compagnia del team manager Santoro e di alcuni estimatori speciali.

Al tavolo accanto al suo, infatti, c'erano Seedorf e Ambrosini (già vincitori della Champions League da calciatori) che hanno raccontato la partita per Prime Video. Non appena hanno visto Spalletti sono corsi a salutarlo per rinnovargli i complimenti. Qualche battuta e poi un selfie che Seedorf ha prontamente postato sul suo profilo Instagram. Ci sono lui, Ambrosini, Piccinini (telecronista di Prime) e in mezzo Spalletti che viene indicato da una «manina»: sopra troneggia una scritta «Capolavoro» con tanto di applausi. Tra i fan dell'allenatore del Napoli anche l'attore Alessandro Preziosi che si è alzato dal proprio tavolo per andare a salutare e ringraziare Luciano per la bellissima serata regalata a tutto il popolo di fede napoletana. Era allo stadio anche lui, ha tifato per il Napoli e poi si è concesso la cena di relax. 

Ma la testa di Spalletti è già rivolta al campionato. I giocatori, infatti, avrebbero voluto una giornata di riposo dopo la bella vittoria, ma l'allenatore ha chiesto loro un ulteriore sforzo per non staccare la spina e mettersi subito a pensare alla prossima partita. Domani, infatti, al Maradona arriva lo Spezia. Si gioca subito: alle 15 e Spalletti sa bene quali insidie possano racchiudere partite come questa, proprio all'indomani da una vittoria importante come quella col Liverpool. Ma una cosa è certa, prima di chiudere gli occhi e rimettere la testa sul cuscino gli saranno passati davanti agli occhi le sgasate di Kvara e Osimhen: sogni d'oro per lui, incubi per Klopp. 

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Il Mattino