Luciano Spalletti è sufficientemente scaramantico. Di scudetto non vuole parlare, anche se il suo bellissimo Napoli è saldamente al comando della classifica dopo 15 partite, con un vantaggio di 8 punti sul Milan campione in carica e di 10 sulla Juve che avrebbe dovuto stracciare il campionato ed è invece costretta ad inseguire gli azzurri. Nel libro “Allenatori d'Italia”, scritto dai giornalisti Andrea Santoni e Gianni Marchesini e recentemente presentato presso il centro tecnico di Coverciano, vi sono tante curiosità sui tecnici che hanno lavorato in Italia. Dalla A alla Z. E, a proposito dell'età degli allenatori campioni d'Italia, si scopre che al momento il più anziano ad avere vinto lo scudetto è un ex Napoli.

Maurizio Sarri aveva 61 anni e 6 mesi quando conquistò il titolo con la Juventus nella stagione del lockdown 2019-2020. Una gioia arrivata a un anno esatto dalla conquista dell'Europa League col Chelsea e poco prima della delusione dell'esonero deciso dalla dirigenza della Juve successivamente all'eliminazione dalla Champions League. Bene. Riuscisse a coronare il sogno dei tifosi azzurri (e ovviamente suo personale), Spalletti diventerebbe il più anziano tecnico tricolore, perché il 7 marzo 2023 festeggerà i 64 anni. Meglio non parlarne, certo. La scaramanzia va rispettata.

Così come il tecnico di Certaldo - uomo di campagna, dunque estremamente pratico - rinvia il discorso sulla permanenza a Napoli. Che De Laurentiis ritiene scontata, almeno fino al 30 giugno 2024, in virtù di quel contratto siglato nel 2021 che concede al club un'opzione per l'automatico rinnovo fino al '23-'24. Spalletti, di questo argomento, non ha voluto parlare. Ma una cosa ha detto spesso in conferenza stampa: «Alla mia età bisogna ragionare sui contratti anno per anno». Dunque, al di là delle opzioni, meglio non dare nulla per scontato. Almeno ora.