Napoli ko anche in EL, sui social: «Con Meret e Lobotka non va»

Napoli ko anche in EL, sui social: «Con Meret e Lobotka non va»
«Che Juanem ‘e Jesus», provano a ironizzare i tifosi dopo il triplice fischio di SpartakMosca-Napoli. Tanti auspicavano la vittoria per dimenticare la prima...

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«Che Juanem ‘e Jesus», provano a ironizzare i tifosi dopo il triplice fischio di SpartakMosca-Napoli. Tanti auspicavano la vittoria per dimenticare la prima sconfitta in campionato mostrando una reazione di carattere, anche perché il primo posto nel girone avrebbe permesso di ripartire direttamente a marzo con le gare europee recuperando forze per il campionato, oltre che per le entrate economiche che ne derivano. Ma soprattutto molti lo chiedevano per Diego, colui che sul campo ha regalato grandi emozioni e oggi ricorre un anno dalla sua assenza, un anno che ormai segue il suo amato Napoli da lassù.

E invece nessuna «mano de Dios» sul campo ghiacciato di Mosca, e per qualcuno comincia la discesa: «È un periodo no, finiamola di sognare»; «Basta illudersi, questo è il Napoli e non farà nulla di buono neanche quest’anno», è la voce dei più pessimisti. Qualcuno comincia a cercare il colpevole, persino per il tanto osannato Spalletti arrivano critiche. Ma ora più che mai le scelte tecniche sono state assai limitate, e sono pronti a scendere in piazza anche i suoi difensori: «Pure l’allenatore più bravo non può colmare le lacune di una squadra scarsa quando mancano anche gli unici giocatori in grado di far bene».

E allora c’è chi punta il dito su Petagna e Lozano, che hanno fatto sentire l’assenza dei loro colleghi in attacco: «Io non reggo due mesi senza Osimhen, non abbiamo un sostituto all’altezza»; «Così faremo 0 gol». Per alti Lobotka non è abbastanza per questo Napoli, e quell suo errore che ha regalato il rigore agli avversari è l'ennesima prova del suo scarso livello. Ma soprattutto gran parte della responsabilità va a Meret: «A portieri invertiti avremmo vinto senza ombra di dubbio»; «Loro hanno parato tutto, noi abbiamo Meret: lo volete capire che il portiere è importante?», sono le voci che spopolano sul web.

Una cosa mette d’accordo tutti: «Siamo calati d’intensità, non facciamo due passaggi buoni», e questo lo vedono in tanti. Sarà forse un momento, sarà il campo ghiacciato di Mosca, sarà semplicemente fisiologico avere un attimo di calo, così come è ormai testato che i tifosi al primo sgarro sono pronti a vedere nero, forse anche un po’per scaramanzia. Eppure il Napoli ha tentato la rimonta, ma neanche Mertens che contro l’Inter aveva fatto vedere le sue qualità, è riuscito a dare continuità in attacco, tirandosi dietro non poche critiche. Ma è un Napoli chiamato a una risposta chiara sul campo del Maradona contro la Lazio di Sarri, la prossima domenica. Perché quella statua di D10s posizionata fuori lo stadio porterà magari una nuova energia. E intanto oggi già in campo a Castel Volturno, senza sosta, per preparare la prossima sfida di campionato. Si spera in qualche rientro fra i numerosi assenti. Ora gli azzurri sono chiamati a stringere i denti: è il momento di dimostrare davvero di meritare la vetta della Serie A, nonostante tutto.

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Il Mattino