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La vecchia, nuova, polemica è questa: chi è stato più colpevole? Quelli dello Spezia o quelli del Napoli? Chi ha organizzato, chi ha invaso, chi doveva proteggere e dividere, chi per missione doveva aggredire? A mettere sul piatto della bilancia il provvedimento del giudice sportivo, sono stati gli ultras del Napoli a recitare la parte più grave degli scontri avvenuti domenica pomeriggio, vista l'entità dell'ammenda (30mila euro) che il club di De Laurentiis dovrà pagare rispetto a quanto dovrà sborsare invece lo Spezia (15mila euro), peraltro padrone di casa. E anche viste le dimensioni della curva che per un turno di campionato non potrà ospitare tifosi: al Napoli l'intera Curva A del Maradona, allo Spezia il settore Piscina. Era dal 2016 che al Napoli non veniva chiusa una Curva: era successo dopo il tentativo di aggredire i tifosi interisti da parte di un gruppo di teppisti travestiti da tifosi che spinse l'Osservatorio a chiudere la Curva A nella gara con l'Empoli.
Che servisse un provvedimento esemplare, d'accordo. Ma questo pugno duro sembra pesare come una ingiustizia: dovesse essere confermato anche in appello, significa che il Napoli farà il suo esordio la prossima stagione al Maradona con la Curva chiusa.
La Digos di Napoli è al lavoro assieme ai colleghi della questura di La Spezia per risalire ai protagonisti degli incidenti di domenica. Nei prossimi giorni, una volta identificati, scatteranno i Daspo: si ipotizzano decine di provvedimenti di divieto di accesso allo stadio. Nel frattempo, i cinque arrestati - tra l'altro accusati di reati come rissa aggravata e tra questi c'era pure chi aveva già ricevuto in passato il Daspo - avranno solo l'obbligo di dimora tra le 20 e le 8 ed il divieto di lasciare la provincia di residenza (4 sono di La Spezia, uno di Napoli) ma ottengono il permesso di andare al lavoro o all'università, visto che uno di loro è studente. Ieri pomeriggio, infatti, il giudice del tribunale di La Spezia, Luisa Carta, ha revocato il provvedimento di arresti domiciliari. Un ultrà napoletano è ancora ricoverato in ospedale per la gravi ferite rimediate a una mano a seguito dello scoppio di un petardo. L'uomo avrebbe detto ai carabinieri di aver raccolto il petardo da terra avendolo scambiato per un fumogeno.
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