Spezia-Napoli, cori contro Maradona e Diego jr insorge: «Uno schifo, infangata la memoria di mio padre»

«Questa gente mi fa ribrezzo, non dovrebbero avere a che fare con lo sport»

L'ultimo abbraccio tra Diego Maradona jr e il papà
Non solo Napoli. Non solo il Vesuvio e le offese territoriali. Stavolta la vergogna dei cori dello stadio del Picco di La Spezia sono andati oltre, addirittura arrivando a...

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Non solo Napoli. Non solo il Vesuvio e le offese territoriali. Stavolta la vergogna dei cori dello stadio del Picco di La Spezia sono andati oltre, addirittura arrivando a offendere la memoria di Diego Armando Maradona. «È morto Maradona», hanno intonato dalle tribune dello stadio ligure, ennesima offesa che travalica il calcio, che va oltre la sfida in sé tra le due squadre in campo. Offese che non toccare non colpire anche la sensibilità di Diego Maradona junior che ha ascoltato quei cori dalla tv.

Cosa si sente di dire?
«Innanzitutto che non sono tifosi. E non perdono mai l'occasione per dimostrare di essere totalmente distanti dai valori del calcio e dello sport».

Ovvero?
«Questa è gente che mi fa ribrezzo. Non dovrebbero avere a che fare con lo sport, ma più in generale non dovrebbero avere nulla a che fare con le persone per bene. Lo stadio dovrebbe essere un luogo di festa, fatto per le famiglie con i bambini, fatto per trascorrere delle ore di leggerezza limitandosi a fare il tifo per la propria squadra del cuore, nulla di più. E invece ogni settimana assistiamo a episodi di questo genere»

Come i cori ascoltati purtroppo ieri pomeriggio allo stadio di La Spezia durante la gara vinta dal Napoli.
«Cosa dire: fanno schifo. Sono stati vergognosi».

E stavolta sembra che ci si accaniti non solo contro il Napoli, ma anche contro chi del Napoli ha scritto pagine importantissime di storia.
«Infangare la memoria di mio padre è stato qualcosa di assurdo. Per altro è una cosa che non aveva alcun senso. Ma credo sia impossibile anche esprime il pensiero con le parole giuste»

Perché?
«Come ho detto, questi non sono nemmeno definibili tifosi, non capisco cosa ci facciano allo stadio».

E ora cosa si aspetta?
«Purtroppo temo che non succederà nulla. Lo abbiamo già visto in passato con episodi analoghi».

In che senso?
«Purtroppo è anche colpa delle istituzioni, perché un razzismo di questa portata dovrebbe essere trattato con più severità».

Di cosa parla?
«Non credo ci siano dubbi a riguardo: bisogna chiudere gli stadi. Altrimenti queste persone non imparano mai e saremo sempre vittime e testimoni di questo schifo assoluto».

Questione di sanzioni...
«Lo so, posso sembrare anche fin troppo duro con queste richieste, ma queste cose mi fanno davvero male. E la cosa peggiore è che mi rendo conto del fatto che non si migliora mai nulla».

Ovvero?


«Scommetto che tra 7 o 8 mesi al massimo ci ritroveremo ancora a riparlare sempre delle stesse cose, delle stesse situazioni e degli stessi cori che rovinano questo sport».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino