Spezia-Napoli, la nuova difesa è ok; Fabian piatto, intensità Zielinski

Spezia-Napoli, la nuova difesa è ok; Fabian piatto, intensità Zielinski
Inviato a La Spezia Italiano non snatura il suo Spezia, magari per impressionare: difesa alta, coraggiosa ma alla fine il gioco riparte sempre con lanci lunghi. E il Napoli...

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Inviato a La Spezia

Italiano non snatura il suo Spezia, magari per impressionare: difesa alta, coraggiosa ma alla fine il gioco riparte sempre con lanci lunghi. E il Napoli è come uno squalo bianco che ha sentito l’odore del sangue: pressione altissima, Zielinski si impossessa del vuoto che c’è davanti la linea difensiva dei padroni di casa favorito dai movimenti in profondità di Osimhen. Tatticamente gara impressionante con la pelle che muta spesso in un 4-4-2. Lo Spezia segna quando il Napoli tira un po’ di remi in barca. E c’è poco da fare: anche in gare quasi perfette come quella di ieri pomeriggio, a ogni errore corrisponde un gol degli altri. Nessuno al di sotto della sufficienza.

MERET 6,5 
Praticamente, spettatore al Picco. Nell’unica vera occasione dello Spezia, si esalta su Estevez, non può nulla sul tap-in di Piccoli. Mostra anche di aver trovato una certa tranquillità nel palleggio con i difensori. Non è colpa sua ma in ogni caso c’è sempre una certa dose di brivido ogni volta che il pallone torna sui suoi piedi. 

DI LORENZO 7
Si sovrappone con impressionante continuità a Politano, gioca sul corto con ottima tecnica consentendo al Napoli di costruire tanto a destra. Gyasi e Farias riescono a piazzare un cross in due in un’intera gara ed è suo lo sprint da centrometrista con cui Zielinski va al gol e sblocca la partita. Un’iradiddio.

MANOLAS 6,5
L’emblema della sua gara è nei recuperi di potenza e velocità prima sugli inserimenti di Maggiore poi sulla corsa di Piccoli. Gioca d’anticipo, con quelle che sono le sue qualità migliori: gara di alto profilo anche se spesso viene rimproverato perché si libera troppo velocemente del pallone in fase di impostazione. 

RRAHMANI 6,5
Cancella i dubbi della vigilia: è pronto per un finale di stagione importante, non si fa irretire sul pressing spezzino, sempre preciso in marcatura. Qualche fastidio da Piccoli, ma poca roba e un unica disattenzione quando in palleggio quasi combina un patatrac che meno male Agudelo non riesce ad approfittarsene. 

HYSAJ 6
Gara di sostanza: non consente mai a Verde di mettersi in evidenza, stesso dicasi nella ripresa per Agudelo e Saponara. Non disdegna la sortita offensiva ed è molto impegnato per gli affondi dal suo lato. Va di tanto in tanto in difficoltà ma forse è più che altro un calo fisico. 

FABIAN RUIZ 6
Manca la precisione dei giorni migliori, manca anche il timing in qualche inserimento. Gara, nel complesso, positiva per la gestione della palla, ma senza sussulti ma anche perché Ricci e Maggiore non erano in giornata tale da poter approfittare dei suoi tentennamenti. 

DEMME 7
Svolge quel lavoro imprescindibile per ogni squadra: chiude il campo allo Spezia, si inserisce su ogni traiettoria possibile, si sdoppia e si propone. Mai un accenno di calo, prende possesso del centrocampo e fa su e giù come se fosse un pendolino. E i tempi riesce a dettarli. 

POLITANO 6,5
Primo tempo importante, ad alto livello, fatto sempre in velocità e il confronto con Marchizza viene vinto quasi sempre. Torna a da re una mano in automatico. Manca, però, un po’ di precisione per la conclusione vincente e infatti sul giudizio pesano le occasioni che ha sbagliato al cospetto di Provedel. 

ZIELINSKI 7
Un’ora ad altissima intensità: il gol che apre il poker azzurro, l’assist per il raddoppio, qualche importante recupero, oltre all’imprescindibile capacità di esser sempre nel punto giusto per raccogliere il pallone dal compagno. Funziona in modo perfetto l’intesa con Osimhen.

INSIGNE 6,5
Non trova il gol, ma trova l’assist su punizione per la terza rete, una serie di giocate importanti per i compagni, la capacità di supportare l’azione difensiva del terzino mancino. Gara da capitano, nel senso che si è messo a fare la sua fascia molto spesso inseguendo avversari e recuperando palloni. 

OSIMHEN 8
Il suo sorriso emoziona: ha una voglia fuori dal comune, si percepisce che darebbe una parte di sé per una vittoria. Due reti, un assist e la certezza che è un altro Napoli con il nigeriano in campo. Chabot ed Ismajli non riescono mai a beccarlo in partenza, gioca sempre alle spalle di una linea che gli concede la partita dei suoi sogni.

MARIO RUI 6,5
Buon passo, buono sprint: dal lato sinistro stavano succedendo le cose più delicate e allora il portoghese si arma col suo bagaglio e prova a tamponare lo spint degli spezzini che, in verità, oltre a un po’ di ardore agonistico, sembrano inferiori in ogni parte del campo a un Napoli in forma super. Come Rui. 

MERTENS SV
La sua partita dura appena sette minuti in cui comunque fa intendere di non essere così in palla: poi si fa male in maniera banale, mentre lotta con Farias per una rimessa laterale. Va a terra e comincia a zoppicare a lungo. Poi dice di voler andare avanti ma Gattuso non corre rischi: la diagnosi parla di una distorsione.

LOZANO 6,5
Non è un caso che con il suo ingresso il Napoli torni al gol: perché Politano aveva iniziato ad abbassarsi troppo mentre lui, con la sua sfrontatezza, ha subito tolto almeno due uomini all’attacco dello Spezia, piazzandosi quasi spalla a spalla con Osimhen. Che gli serve un pallone dove c’è scritto «basta spingere». 

ELMAS SV
Entra perché deve garantire l’equilibrio tattico quando Mertens alza il braccio e si deve arrendere. Rispetto alla gara col Cagliari non c’è pressione in campo e anche le distanze tra le linee non sono preoccupanti. Fa quello che deve fare senza particolari squilli e senza errori di fondo. 

PETAGNA SV
La passarella finale e nulla di più per l’attaccante che quando c’è stato da togliere le castagne dal fuoco ha stretto i denti e lo ha fatto. Ora che davanti a sé ha questo gigantesco attaccante, lui si è rimesso a recitare la sua parte di rincalzo pronto a dare una mano in caso di dannazione che si abbatte sul terreno di gioco. 

Il tecnico GATTUSO 8
Esalta le qualità individuali del suo Napoli: con Osimhen è altra roba il gioco degli azzurri. Mette in condizioni i suoi solisti di esaltarsi contro uno Spezia persino presuntuoso nell’esporsi fin da subito alla velocità degli attaccanti napoletani. Esaltante anche l’atteggiamento con cui la squadra è scesa in campo: doveva vincere e ha avuto solo pochi attimi di sbandamento. Ma momenti isolati. 

L'arbitro IRRATI 6,5


Sarà pure più bravo al Var, ma non sbaglia nulla: non ha dubbi sulla posizione regolare di Osimhen in occasione del 2-0 e vede (giustamente) fuori area il contatto Gyasi-Politano. Poi, però, rischia la scivolata sul gol di Lozano, tradito dalla segnalazione del guardalinee ma Banti al Var lo salva. Direzione in ogni caso attenta, anche se cerca troppo il dialogo anche quando non ce ne sta bisogno. 

 

 

 

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Il Mattino