«Il coinvolgimento della Juventus FC non può creare una linea di intoccabilità nell’iter della giustizia. Altro che lealtà sportiva e rispetto dei principi, tale condotta deve essere sanzionata severamente se si vuole tutelare e salvare il mondo dello sport». Questo è quanto sostiene l'avvocato Angelo Pisani, presidente dell'associazione Noi Consumatori.
«Ogni ragazzo italiano - sottolinea Pisani - sa quanta difficoltà c’è per accedere ad un esame o per superare un test di ammissione: non è concepibile che la cosiddetta giustizia sportiva possa avvalersi del principio della bonarietà senza colpire in profondità il club bianconero. Esistono delle responsabilità e la lealtà sportiva è stata violata: quell’esame è nato per agevolare l’arrivo di un calciatore straniero extracomunitario all’interno della nostra Italia in barba alle regole. Secondo le ultime indagini della Procura - precisa Pisani - il club bianconero sarebbe coinvolto tramite le pressioni del dirigente Fabio Paratici e di altri rappresentanti della stessa Juventus FC. Oltre al fine del superamento dell’esame di Suarez, il signor Paratici è indagato per l'articolo 371 bis del codice penale, ovvero per aver reso false informazioni al pubblico ministero in sede di interrogatorio. L'ipotesi grave per la Juventus FC è quella della violazione dei doveri di lealtà. Per tale scorrettezza la sanzione va dalla retrocessione alla sanzione pecuniaria. Non si può non invitare gli amanti del calcio, dello sport e tutti i tifosi schierati nel rispetto della giustizia a difendere i valori e sottoscrivere la petizione promuovendo una raccolta firme con lo scopo di non far spegnere i riflettori e chiedendo alle autorità competenti la retrocessione della Juventus FC per gravi violazioni anche dei principi sportivi che non sarebbero tutelati da sanzioni più lievi. Proprio il club - conclude Pisani - deve dare l’esempio ed educare i propri supporters al rispetto delle regole: questo principio è insindacabile e inviolabile e deve essere sempre rispettato».