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Roberto Stellone è pronto a rispolverare Mattia Viviani, che in un certo senso è pure una sorta di talismano. Sarà un caso (o forse no) ma con il centrocampista bresciano in campo, nel corso della sua gestione, il Benevento non ha mai perso.
Il bilancio del tecnico con Viviani titolare è di una vittoria (Brescia) e due pareggi (Ascoli e Ternana), ma anche da subentrato (25 minuti contro il Como con l'uomo in meno) la squadra non ha perso. Viviani era assente nelle tre sconfitte patite sin dall'insediamento del nuovo allenatore: a Cagliari era squalificato, con il Sudtirol e a Pisa è rimasto in panchina senza essere impiegato. Contro il Bari con ogni probabilità toccherà a lui. Schiattarella difatti non è al top, la scorsa settimana non si è mai allenato sul campo insieme ai compagni ma si è sottoposto solo a massaggi e terapie e lavorato prevalentemente in palestra. Il metodista napoletano si è rivisto sul terreno di gioco solo martedì nella seduta a porte aperte (non era con il resto della truppa neppure lunedì alla ripresa), a differenza di Viviani che invece è in pianta stabile con il resto del gruppo ormai da fine dicembre.
In queste due settimane di full immersion Viviani si è allenato con continuità mentre Schiattarella è stato preservato ed esonerato dalle sgambature sul manto erboso per gestire nella maniera più adeguata il suo ginocchio malandato, quello che gli procura spesso fastidi. Da quello che si è visto martedì nella sessione a porte aperte, è altrettanto evidente che la condizione atletica del regista partenopeo sia abbastanza approssimativa e che abbia bisogno di ritrovare gamba, fiato ed energie in maniera graduale. D'altro canto con Viviani il Benevento, pur rilevandolo a zero a settembre del 2021, ha fatto una sorta di investimento che finora non ha reso secondo le aspettative.
I punti di fermi di Stellone in vista della delicata sfida di sabato a Bari non sono poi così tanti. A parte il portiere, si contano sulle dita di una mano. Il riferimento è a Letizia, Tosca, Acampora, Foulon e Tello. Loro sono gli unici sicuro di un posto nell'undici di partenza per il match contro i pugliesi. Per il resto ci sono diverse pedine sub-judice e a rischio esclusione. Tra queste pure il vice-capitano Riccardo Improta, mai convincente nelle ultime uscite. Come pure Karic, che Stellone ha schierato sulla trequarti senza cavare un ragno dal buco e anche riportandolo mezzala non è che abbia ottenuto chissà quale contributo. Lo svedese di origine bosniaca tuttavia ha dalla sua il dinamismo e la propensione al sacrificio che gli permettono di distinguersi da tutti gli altri compagni e pertanto gode di maggiore considerazione. Ma tenerlo fuori è più di un'opzione perché i limiti tecnici sono evidenti e a volte addirittura imbarazzanti.
In attacco è un terno al lotto, perché i vari Simy, La Gumina, Pettinari, Farias e Carfora si giocano una maglia, al massimo due (la seconda si può liberare qualora cambiasse il modulo e si passasse alla difesa a quattro). L'unico che non è in ballottaggio è Ciano che essendo rientrato da poco partirà dalla panchina. Nel frattempo ieri il Gos si è riunito presso la Prefettura di Bari ha sdoganato la prevendita per il settore ospiti con una restrizione: inibito l'acquisto del tagliando (costo 14 euro sul portale Ticketone o presso le ricevitorie autorizzare, non serve la tessera del tifoso) ai non residenti a Benevento e provincia. Un divieto che non ha procurato danni ingenti per adesso visto che in sole 8 ore (dalle 12 alle 20 di ieri) sono stati emessi oltre 200 biglietti (205 per l'esattezza).
Il Mattino