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«Ora dobbiamo trovare continuità di risultati oltre che di prestazioni. Vogliamo tornare a vincere fuori casa». Michele Pazienza tiene l'Avellino saldamente ancorato al presente. Guai a guardare più avanti della prossima partita o a pensare ai playoff che si avvicinano a grandi passi. Testa solo e soltanto al derby con la Turris (ore 20:45), valido per la quartultima giornata del girone C di Serie C.
I corallini sono reduci da quattro risultati utili consecutivi e da due vittorie di fila al Liguori. Un biglietto da visita sufficiente a ricordare di tenere alta la guardia: «La Turris è squadra che sta facendo molto bene, soprattutto in casa. Ha la possibilità di cambiare sistema di gioco di partita in partita e in corso d'opera grazie alle caratteristiche dei calciatori in rosa. Ho visto Cerignola-Turris. Dopo 23 minuti sono passati al 3-5-2, poi sono tornati al 3-4-1-2. D'Auria gli dà la possibilità di fare diversi moduli. Hanno Giannone e Nocerino che permettono di variare lo sviluppo della manovra offensiva. Jallow e Maniero, insieme, là davanti, si sposano molto bene». Dopo aver ipotecato il terzo posto, però, l'Avellino non vuole più fermarsi.
Con il rientro di Sgarbi e Rocca da un turno di squalifica torna l'imbarazzo della scelta e il toto-formazione, affrontato tra pre-tattica e sorrisi dal tecnico nella conferenza stampa della vigilia: «Sgarbi e Rocca sono pronti, ma possono tornare utili per variare assetto e atteggiamento anche durante il match.
Oltre gli interpreti, al di là del travolgente successo sugli ultimi avversari di turno, c'è la sensazione che sia scattata una molla positiva opposta e potente come quella negativa che si era innescata dopo il pari interno contro la Juve Stabia: «Dopo Giugliano c'era tanta rabbia per come era maturata la sconfitta. Siamo stati bravi a convogliarla in una prova di carattere e in una vittoria netta, che ci restituito consapevolezza nei nostri mezzi. Ora, però, quella consapevolezza deve diventare continuità di risultati perché è solo quella che ti fa avere una posizione migliore in classifica». Nessun dubbio su chi sarà il riferimento avanzato per lanciare l'assalto ai 3 punti e al secondo posto: «Patierno per caratteristiche lega molto i reparti e il gioco. Abbassandosi ha la capacità di fare il regista offensivo. Da giovane era un trequartista, per questo si sente più a suo agio nel rifinire il gioco».
A suo agio da mezzala contro il Picerno si è sentito pure, decisamente, D'Ausilio: «Michele ha raggiunto una condizione fisica migliore. Quando è arrivato non era il calciatore che ricordavo dal punto di vista della tenuta atletica. La posizione in cui ha lavorato meglio finora è quella da interno di centrocampo, ma da lui mi aspetto faccia bene in tutti i ruoli, da interno, da attaccante esterno o da quinto di centrocampo». In difesa ha recuperato pienamente Rigione ma sarà confermato Cionek al centro della linea a tre: «Thiago ha nell'aggressività la sua caratteristica principale. Da centrale, finora, sta facendo molto bene. Si è disimpegnato in maniera non meno efficace come braccetto».
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