Una domenica densa di emozioni al Liguori. Anzitutto per Stefano Esempio, contro il Budoni alla sua centesima presenza con la maglia della Turris. Il giovane difensore –...
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«Ringrazio il mister e la società – commenta il giovane – per la fiducia che hanno riposto in me, per la grande occasione che mi hanno dato ed anche per la bella sorpresa prima della gara. Con Fabiano sono cresciuto tantissimo, mi ha responsabilizzato e di questo gli sarò sempre grato. Campionato? Ogni gara è tosta, noi andiamo avanti di partita in partita. Ci aspettano dieci finali, vogliamo trarne il massimo».
Quindi Domenico Aliperta. Sua la magia su punizione che ha dato il là alla goleada contro il generoso ed energico Budoni. «Il gol? Merito delle scarpette nuove. Quanto alla gara, ormai lo sappiamo, ogni avversario ci affronta con una furia agonistica notevole, vuoi per guadagnare punti utili alla propria causa, vuoi per provare a sgambettare la prima della classe, per giunta imbattuta. Non scopriamo nulla di nuovo, questo discorso l’abbiamo già affrontato più e più volte. Può accadere che l’intensità messa in campo dagli avversari possa impedirci di avere un rendimento costante nell’arco dei novanta minuti e che ci siano fasi della partita in cui questa verve risulti incisiva. Noi però abbiamo a disposizione una rosa estremamente ampia ed importante, in cui non c’è differenza fra titolari e panchinari. Quindi, per quanto in quelle fasi possa incalzare un po’ di preoccupazione, è proprio allora che la consapevolezza della nostra forza ci soccorre, è proprio allora che dobbiamo tutti imparare a soffrire, in campo come sugli spalti».
Con la sconfitta del Mantova, la Turris resta l’unica squadra imbattuta in Italia dalla serie A alla D, ma per il centrocampista esiste un unico traguardo. «Una soddisfazione che avrà un reale valore e prestigio solo ad obiettivo raggiunto. A noi non interessano i record, né personali né di squadra. Ci importa solo dell’obiettivo finale. Ostiamare? Nel mercato di dicembre si è rinforzata a dovere. È la nostra antagonista. In quest’ottica, non viviamo affatto il +7 come un largo vantaggio. Al contrario, restiamo concentrati al massimo. Ci aspettano gare durissime». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino