Minuto 80 di Udinese-Napoli, Mario Rui si propone palla al piede, prova a ribaltare l'azione ma si gira intorno e non vede nessuno che si propone per il contropiede: nei suoi...
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L'immagine di Mario Rui a Udine che non trova l'assistenza dei compagni dopo un recupero palla per un contropiede, in una fase della partita in cui c'è ancora tempo per provare a vincere è l'emblema del Napoli attuale. La formazione di Ancelotti è sempre più in difficoltà: una squadra spenta, scoraggiata, con il morale sotto i tacchi e priva di quel furore agonistico necessario per reagire alla crisi e tirarsi fuori da questo periodo nero. Il campionato degli azzurri è diventato sempre più un tormento, una squadra irriconoscibile rispetto a quella che tanto bene ha fatto negli anni passati sfiorando lo scudetto e che comunque in questa stagione ha brillato nel girone di Champions League riuscendo a strappare quattro punti ai campioni di Europa del Liverpool. Ancelotti la scorsa settimana ha lavorato molto proprio sul concetto di equilibrio tattico e di compattezza di squadra da evidenziare in campo in ogni momento della partita ma anche stavolta il Napoli è venuto meno sotto questo aspetto: la situazione di gioco in cui Mario Rui riparte palla al piede ma la squadra non riesce a ribaltare l'azione con rapidità da una fase difensiva a una offensiva per provare a sorprendere gli avversari è emblematica.
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Diverse altre situazioni di gioco hanno evidenziato questo problema di distanze eccessive tra un reparto e l'altro: errore pagato a caro prezzo nell'azione del gol di Lasagna con l'Udinese che recupera palla per un errore in uscita del Napoli e verticalizza senza trovare opposizione a centrocampo in maniera rapidissima per il contropiedista bianconero. Una squadra, quindi, troppo allungata, soprattutto nella ripresa quando c'era da raggiungere il pareggio e salvata in questo senso da un paio di recuperi decisivi di Koulibaly che ha evitato situazioni di pericolo la squadra troppo sbilanciata in avanti. Insomma, una formazione che ha confermato i problemi delle ultime sette partite e in maniera particolare in quella precedente al San Paolo contro il Bologna quando ha concesso numerosi contropiedi perdendo in rimonta con enormi voragini che si crearono a centrocampo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino