Uefa: Il fair play finanziario sta dando suoi frutti: +10% di ricavi

Uefa: Il fair play finanziario sta dando suoi frutti: +10% di ricavi
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«Il fair play finanziario ha trasformato il calcio economicamente, creando una maggiore stabilità e sostenibilità fra i club delle massime divisioni europee»: lo scrive l'Uefa nella sua ultima relazione comparativa sulle licenze per club, in cui rileva come i ricavi, gli investimenti e i trend di redditività «sono in continuo aumento». «I club stanno generando utili e investendo su attività e infrastrutture anche grazie al fair play finanziario - scrive il presidente Uefa, Aleksander ?eferin, nella prefazione - Per la prima volta, gli investimenti dei club in stadi e altre attività a lungo termine hanno superato il miliardo nel 2016». I 700 club delle massime divisioni stanno registrando una crescita annuale dei ricavi di quasi il 10%. Per trovare un tasso di crescita maggiore, ricorda la Federcalcio europea, occorre tornare al 2002. Nonostante i salari aumentino a una velocità che non si registrava dal 2010, i club hanno generato i più alti profitti operativi della storia (al lordo dei trasferimenti), oltre 800 milioni nel 2016. Le perdite al netto di trasferimenti, finanziamenti e imposte sono scese a 269 milioni nel 2016, cioè meno di un sesto delle perdite dei club registrate prima dell'introduzione del fair play finanziario. Ben 26 campionati (un record) hanno generato profitti nel 2016 (sommando i risultati dei club di ciascun campionato); nel 2011, prima dell'introduzione del fair play finanziario, i campionati di questa categoria erano appena nove. Tra le altre curiosità che emergono dalla relazione emerge come «nei primi 15 campionati europei, ben 40 club dal 2010 sono finiti in mano a investitori stranieri e la Cina è stato il paese più attivo delle ultime due stagioni. Dal 2016, oltre il 70% di tutte le acquisizioni straniere ha coinvolto investitori cinesi, che hanno rilevato società inglesi, italiane, francesi, spagnole e olandesi. Tra le criticità, la grande disparità nella distribuzione dei diritti televisivi »rimane il principale discrimine tra i campionati: i ricavi televisivi dei primi sei campionati costituiscono un fatturato 11 volte superiore a quello degli altri 48 campionati messi insieme«.
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Il Mattino