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L'Euro Napoli sa che, in fondo, il destino non gli è avverso: se vince domani a Berlino e poi ancora con l'Union tra 14 giorni, i giochi qualificazione sono praticamente fatti e a Madrid, contro il Real, potrebbero gli azzurri andarci quasi in gita scolastica. Ma per Rudi Garcia, nulla è scontato. Se qualcuno di vittoria a Verona figlia della cura De Laurentiis, rischia di nuovo di mandarlo in tilt. Certo è che i due sono stati ancora a colloquio dopo la gara con il Verona e hanno condiviso, in pieno, che la risposta della squadra all'uragano degli ultimi giorni, è stata molto positiva. E che la strada iniziata è quella giusta. L'Euro Napoli qualcosa di diverso lo mostrerà a Berlino rispetto al match vinto con l'Hellas. E non solo per questioni di turnover che, con tutto il rispetto, l'avversario di domani consente di poter ipotizzare. Ovvio, nulla di che perché meglio non mettere mano a un meccanismo che sembra ancora assai precario sia negli umori che nel funzionamento, ma tre-quattro cambi (anche perché poi c'è il Milan), passano per la testa del tecnico francese. E non si fa fatica a immaginarli.
Meno lustrini, più concretezza. Verona consegna a Garcia un Napoli che non brilla, forse, per spettacolarità ma certo per essenzialità. C'è poco da fare: anche Garcia sa bene che il talento di Kvara, Raspadori, Politano, Zielinski sarà (quasi) sempre più importante della tattica. Ovviamente, senza esagerare con la svalutazione filosofica dei moduli. La storia cambia, eccome. In ogni caso, pochi dubbi lo tormenteranno fino alla vigilia: rinunciare a Raspadori non è facile, ma è anche vero che deve, prima o poi, suonare l'ora di Simeone. Garcia potrebbe anche dare un'altra possibilità a Lindstrom che sente aria di casa e che potrebbe dunque avere la sua chance proprio contro l'Union dopo il mezzo flop di Lecce. Un tridente, dunque, che potrebbe cambiare due volti su tre, con il solo georgiano confermato a sinistra. Mentre difficile che possa succedere qualcosa nella linea mediana, anche perché Elmas va valutato solo questa mattina, nella rifinitura, e Anguissa se tutto va bene, andrà in panchina. Ma potrebbe pure non essere convocato perché anche ieri non si è allenato con la squadra. Garcia dovrebbe riproporre il 4-3-3 a meno che con Lindstrom non possa provare qualcosa di simile a un 4-2-3-1 nel corso di un match che consente, visto il momento dei tedeschi (reduci da otto sconfitte consecutive tra Champions e campionato e travolti sabato anche dallo Stoccarda) di sperimentare qualcosa. In ogni caso, anche ieri, iniziando ad avvicinarsi al match, Garcia ha spiegato che vuole una squadra alta, che punti sul controllo e la conquista della palla in fase di transizione. In ogni caso la chiave sarebbe sempre a centrocampo. Occhio a Ostigard: è candidato a far coppia, ancora, con Natan. E a Olivera, pronto alla staffetta con Mario Rui.
L'Union è a zero punti ma ha perso le sue gare con Braga e Real Madrid in pieno recupero. Ed ecco che Garcia immagina che sia importante preservare anche dei buoni cambi, perché in corsa potrebbe aver bisogno di cambiare qualcosa. Ecco perché potrebbe mettere al riparo Raspadori, arma tattica non di poco conto: può fare la prima punta ma anche qualsiasi altra cosa. E poiché è che chissà quanti cambi abbia di questo livello, possibile che Jack sia... il jolly di Berlino. Ci penserà ancora. La presenza di Aurelio De Laurentiis, al contrario di quello che dice in pubblico, non gli fa fare salti di gioia.
Il Mattino