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Era una partita da assolutamente non fallire e la Paganese non l'ha fatto. Ma la sensazione è che al Luigi Razza la squadra azzurrostellata avrebbe dovuto fare ed osare qualcosa di più, invece quasi si è accontentata di un pareggio che non cambia la storia di un campionato fin qui abbastanza anonimo da parte della formazione di Gianluca Grassadonia. Così come è stata anonima la partita giocata in terra calabrese, contro una Vibonese volitiva, che ha creato sicuramente di più e che ai punti avrebbe meritato i tre punti se solo avesse dovuto vincere una squadra. Ne è uscito uno 0-0 alquanto noioso, con pochi sussulti e con una Paganese che, nell'ultimo quarto d'ora, seppur in superiorità numerica ha creato una sola chance pesantissima con Gigi Castaldo. Poteva essere un turno sulla carta favorevole, ma lo scontro diretto del Razza finisce senza vincitori né vinti. Sembrava una sfida godevole in prima battuta, perché dopo appena sei minuti Spina colpisce un palo con un violento mancino dal limite. Poi i tatticismi hanno la meglio, le squadre si punzecchiano troppo e solo a metà primo tempo ci sono nuovi sussulti. Temibile quello della Paganese, che al 20' clamorosamente fallisce la palla del possibile uno a zero con un'imbucata per Tommasini che però non riesce a trovare il tempo per calciare in piena area di rigore. Ancora più incredibile l'occasione arrivata poco dopo a Martorelli che, da attaccante aggiunto, fa un grande movimento e si libera al tiro in area di rigore, trovando un super Mengoni sulla sua strada. Da corner Murolo la colpisce di testa, la sfera non va molto lontana dallo specchio.
Più soporifero il secondo tempo da parte della Paganese, che rischia tantissimo in avvio: serve il miglior Baiocco per evitare il gol dello svantaggio.
Il Mattino