A un certo punto, era diventato uno dei giocatori in bilico. Piotr Zielinski, ovvero un non intoccabile. Ha riguadagnato la fiducia di Spalletti non per il suo curriculum ma perché sta convincendo in campo. E anche la prestazione contro l'Eintracht, con il suggello del rigore che ha fissato il 3-0, è stata perfetta. Piotr è uno dei calciatori “recuperati” dal tecnico anche attraverso un differente posizionamento rispetto alla scorsa stagione. «Partire dieci metri più dietro gli ha fatto bene», aveva detto Luciano a inizio stagione. Ma il polacco non era poi riuscito a mantenere continuità di rendimento, prima e dopo il Mondiale, andando pure in panchina. Questo è stato il suo limite, a prescindere dl tecnico, negli ultimi anni. 

Zielinski sta preparando il suo futuro. Ha una clausola alta (100 milioni) e il contratto che scade nel 2024. I suoi agenti si sono messi a discutere con De Laurentiis e il direttore sportivo Giuntoli, però l'intesa - a differenza di quanto è accaduto con Lobotka - non è stata raggiunta. Perché il tetto salariale fissato dal Napoli (3,5 milioni) non convince Piotr. Legittimo guardarsi intorno. Ma l'ultima parola non è ancora detta anche perché si è creato un forte sentimento all'interno di questo gruppo che sta facendo meraviglie in campionato ed è arrivato tra le prime 8 d'Europa. 

Ci pensi, Piotr, prima di lasciare sul tavolo il contratto e la penna.