Si tratta del nuovo brevetto di Amazon: un bracciale elettronico che controlla quali movimenti eseguono i lavoratori con le mani e vibra nel caso non siano quelli...
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L'invenzione, che permetterebbe all'azienda di controllare in maniera sempre più rigida i propri lavoratori, ha suscitato diverse polemiche.
"Amazon si è già guadagnata la reputazione di una società che trasforma i dipendenti, pagati poco, in robot umani che lavorano vicino ai veri e propri robot, portando avanti compiti ripetitivi di packaging il più velocemente possibile", ha scritto GeekWire dopo aver dato la notizia del brevetto che, riconosciuto questa settimana, non è ancora stato applicato.
Lo scopo del bracciale, secondo i suoi creatori, è quello di rendere più veloce il processo di ricerca da parte dei dipendenti dei prodotti nei magazzini. Infatti, dopo l'effettuazione di un ordine, i dettagli verranno inviati al piccolo computer al polso del dipendente che dovrà andare a prendere il prodotto nel magazzino.
"I sistemi attuali per tracciare dove sono immagazzinati i prodotti dell’inventario possono richiedere al lavoratore di svolgere atti che gli fanno perdere tempo, per questo sono interessanti tutti i nuovi metodi per tenere traccia di dove sono posizionati i prodotti dell’inventario", sostengono gli ingegneri che hanno sviluppato il brevetto.
L'ultimo sciopero da parte dei dipendenti Amazon si è tenuto a novembre, motivo principale: le dure condizioni di lavoro. Domani ci sarà un incontro al ministero del Lavoro tra Giuliano Poletti e l’azienda per tentare di ristabilire i contatti con i sindacati, cessati prima di Natale per via della mancata conclusione della trattativa sul contratto aziendale che prevedeva una revisione dei carichi di lavoro e dell'organizzazione aziendale.
«In tutti i Paesi in cui operiamo rispettiamo in maniera rigorosa tutte le regolamentazioni in materia di lavoro».
Il Mattino