I ricercatori di Eset hanno individuato 13 applicazioni compromesse sul Play Store di Google che rubavano le credenziali di accesso ad Instagram e le inviavano...
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Le app utilizzavano tutte la stessa tecnica di raccolta delle credenziali e di invio ad un server remoto: per invogliare gli utenti al download, le app malevole promettevano un incremento rapido dei followers, dei like e dei commenti sul proprio account di Instagram. Ironia della sorte, gli account compromessi venivano poi utilizzati per aumentare il numero dei seguaci di altri utenti. In particolare l’applicazione 'Instagram Followers' proponeva all’utente l’accesso tramite una schermata sosia di Instagram e le credenziali immesse nel modulo venivano poi inviate in formato testo ad un server remoto.
Dopo aver inserito le credenziali, l’utente non riusciva più ad accedere al proprio account e veniva invitato a verificare le credenziali sul sito ufficiale di Instagram. Cosa accadeva alle informazioni rubate? Oltre alla possibilità di utilizzare gli account compromessi per la diffusione di spam e annunci, queste venivano utilizzate per incrementare il numero di seguaci, like e commenti di altri profili del social network.
"Per verificare se il proprio account Instagram è stato compromesso - consiglia Eset - serve prestare attenzione ad alcuni dettagli: avete ricevuto un avviso dal popolare social network su un tentativo di accesso non autorizzato al vostro profilo? il vostro account ha stranamente incrementato il numero di followers? vi trovate a ottenere risposte su commenti mai postati? In caso positivo sarà opportuno cambiare immediatamente la password di Instagram e, nel caso in cui si utilizza su diverse piattaforme la stessa password cambiare anche queste ultime, utilizzando codici diversi per ogni account". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino