A.L. 288-1 oppure Dinqinesh: la prima era la definizione del reperto scoperto nel 1974 in Etiopia, la seconda parola, invece, dalla traduzione in amarico, significa "sei...
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Il suo ritratto è stato ottenuto grazie alla ricostruzione in 3 fatta in Italia, nel laboratorio di Osteoarcheologia e Paleoantropologia dell'università di Bologna.
I RICERCATORI ITALIANI
«Il fossile è stato scansionato con la microtomografia negli Usa, presso la Pennsylvania State University, e sulla base di questi dati abbiamo ottenuto la ricostruzione virtuale del cranio completo -ha spiegato Benazzi all'Ansa-, questa operazione ha permesso di osservare alcuni dettagli che non si potevano evincere dal fossile originale ed è stato sorprendente constatare di essere di fronte al primo cranio completo di Australopithecus anamensis, ovvero la specie più antica del genere Australopithecus».
NUOVA VISIONE
Il reperto è stato rinvenuto in una zona dove in passato esisteva un lago. Gli altri fossili rinvenuti hanno contribuito a ricostruire l'ambiente in cui viveva l'antenato di Lucy, ovvero un'area lacustre, in alcuni periodi salata, contornata da una fitta vegetazione boschiva.
Probabilmente si tratta di un importante tassello che potrebbe colmare il periodo che separa i primi ominidi vissuti 6 milioni di anni fa dagli esemplari di cui Lucy è la capostipite, vissuti, invece, 3 milioni di anni fa. Sicuramente un altro tassello della comprensione del processo evolutivo dell'uomo.
E.V.
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Il Mattino