L'importanza delle praterie di Posidonia è equiparabile a quella della Foresta Amazzonica. Ad affermarlo è Gabriele Procaccini, ricercatore della stazione...
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La ricerca è stata effettuata a Stareso, presso la Baia di Calvì in Corsica, per capire il funzionamento di una specie di pianta acquatica che vive lungo tutta la sua fascia costiera del Mediterraneo, la Posidonia oceanica. «Riuscire a definire le strategie di adattamento della Posidonia - spiega Gabriele Procaccini - significa disporre di conoscenze tali da poter pianificare adeguate azioni per proteggerla».
Lo studio ha identificato i meccanismi adattivi impiegati dalla pianta marina, che si estende fino a 40 metri di profondità, in risposta alle variazioni giornaliere di luce a seconda dei diversi livelli in cui si trova. I singoli ciuffi di questa pianta sono, infatti, capaci di adattarsi alle diverse condizioni di profondità e tale ricerca ha evidenziato come ciò avvenga.
«Ospitando una grande varietà di specie animali e vegetali - continua Procaccini - le praterie di Posidonia svolgono importanti funzioni ecosistemiche e producono grandi quantità di ossigeno, tamponando gli eccessi di anidride carbonica immessa nel mare, stabilizzano i fondali, proteggendo la costa dall’erosione». Si tratta di un ecosistema, dunque, di valore pari o superiore a quello delle barriere coralline e delle foreste tropicali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino