«Dare voce alle cose». È questa la mission di Nexus TLC, la startup innovativa fondata da Francesco Serino, 32 anni, ingegnere delle telecomunicazioni....
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Il team di Nexus ha già realizzato diversi progetti tra cui il tombino intelligente che prevede e segnala eventuali problemi nelle starde così che le amministrazioni possano chiuderle. Poi c'è «Safe underpass», il sottopasso sicuro che, grazie all'utilizzo dell'elettronica, sensoristica e il pieno sviluppo di IOT, consente ai cittadini di non correre rischi in caso di pioggia. Il progetto è stato presentato a Fututo Remoto e all'edizione napoletana di Smau, riscuotendo un grosso successo come tecnologia utile per il cittadino. Ma non è finita qui. Il team ha sviluppato per diverse aziende di facility management la piattaforma «Smart Clean Platform», un'insieme di sensori e interfacce digitali che comunicano tra di loro efficientando il mondo delle aziende, creando soluzioni che facciano risparmiare e allo stesso tempo siano più produttive. «Per esempio - racconta Francesco Serino - abbiamo ideato un sensore conta persone da applicare sulla porta dei bagni pubblici. Solo dopo un certo numero di ingressi il sensore segnala la necessità di una pulita. Così i bagni vengono igienizzati solo quando serve davvero portando un risparmio di fatica e denaro e un servizio efficiente per gli utenti. È utile anche all'ambiente perchè si riduce il consumo dei detersivi che inquinano».
L'idea di fare una startup è venuta in mente a Francesco che lavorava a Roma in una grossa azienda di telecomunicazioni. Ma la passione, la voglia di tornare a Napoli e di costruire qualcosa di suo lo hanno spinto a lasciare tutto per ricominciare da zero e il successo non si è fatto attendere. Adesso la startup è a Campania NewSteel, incubatore certificato promosso e partecipato dall'università Federico II e da Città della Scienza, grazie al quale sta implementando le sue attività e il core business. «L'IOT oggi non è ancora così importante come lo sarà in futuro - dice Francesco - Un paio di anni fa non si sapeva nemmeno cosa fosse e a cosa potesse servire. Tutti ne parlavano ma nessuno lo applicava. Oggi è utilissimo, domani sarà indispensabile, come possiamo vedere già dal discorso Industria 4.0». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino