Il pericolo è prendere alla lettera l'espressione nativi digitali e lasciare i bambini in balia dei dispostivi elettronici fin dai primi mesi di vita. Per questo negli...
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Il tentativo nasce da Tim Farnum, medico anestesista di Denver, secondo cui «internet è un mezzo che richiede attenzione e le applicazioni sono progettate per creare dipendenza, ciò che non serve ai bambini sotto ai 13 anni». Detto che la richiesta ha scatenato polemiche poiché il piano costringerebbe i negozianti a chiedere l'età del destinatario di ogni smartphone venduto e poi girare report mensili al governo del Colorado, oltre a multe di 500 dollari per chi infrangesse l'eventuale norma - per molti la questione deve esser affrontata dalle singole famiglie e non regolamentata.
Di certo c'è che il problema è reale: una recente indagine condotta su 1.350 famiglie dal Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste afferma che un bambino su tre, ancor prima di compiere un anno, è esposto a smartphone e tablet, mentre la prima regola dei pediatri è evitare l'uso dei suddetti mezzi ai bimbi minori di due anni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino