Il cosmologo James Peebles e i planetologi Michel Mayor e Didier Queloz sono stati premiati con il Nobel per la Fisica 2019 per le loro scoperte relative alla...
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Nobel per la medicina 2019 a Kaelin, Ratcliffe e Semenza per il "respiro della cellula"
La materia visibile, anzi, lo occuperebbe solo per una minima parte, pari al 5% e il restante 95% sarebbe costituita dalla materia oscura, fatta di particelle invisibili e finora mai viste, e dall'energia oscura, anche questa dalla natura misteriosa. Scoprire la natura di questi oggetti misteriosi è la grande scommessa della fisica contemporanea, sulla quale stanno indagando centinaia di ricercatori in tutto il mondo e grandi progetti, come quelli condotti dal più grande acceleratore del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra. Mayor e Queloz hanno aperto un'altra porta sull'universo, altrettanto sorprendente, dimostrando che il nostro Sistema Solare non è affatto unico né un'eccezione nell'universo.
Nel 1995 i due astronomi svizzeri hanno scoperto infatti il primo pianeta esterno al Sistema Solare, in orbita intorno alla stella 51 Pegasi e chiamato 51 Pegasi b. Era un gigante gassoso simile a Giove. Da allora nuovi pianeti sono stati scoperti con i telescopi basati a Terra e poi con i telescopi spaziali, come Hubble e i cacciatori di pianeti Kepler e Tess, entrambi della Nasa: è stata una vera e propria esplosione di scoperte che in poco più di 20 anni ha permesso di scoprire oltre 4.000 pianeti extrasolari.
Il Mattino