Sarahah, l'app dell'estate per «recensire» anonimamente gli amici. Ma c'è il rischio cyberbullismo

Sarahah, l'app dell'estate per «recensire» anonimamente gli amici. Ma c'è il rischio cyberbullismo
In arabo vuol dire «onestà» o «franchezza». Perché consente agli utenti di spedire messaggi in totale anonimato. E, quindi, di scrivere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In arabo vuol dire «onestà» o «franchezza». Perché consente agli utenti di spedire messaggi in totale anonimato. E, quindi, di scrivere ciò che pensano: senza filtri, almeno in teoria. Si chiama Sarahah e facendo leva su queste caratteristiche l'applicazione ha scalato in poco tempo le classifiche dei negozi digitali, tanto l'Apple che il Google Store. È diventata un hit dell'estate in Australia, Irlanda, Stati Uniti, Regno Unito e sta cominciando a conquistare terreno anche in Italia. Il tutto partendo dall'Arabia Esaudita, dove la nuova app ha avuto origine.


Il papà è un giovane saudita, analista per un'azienda petrolifera, Zain al-Abidin Tawfiq. L'idea era quella di utilizzarla in ambito aziendale: fornire ai dipendenti uno strumento per inviare ai propri capi una valutazione senza «peli sulla lingua». La versione in inglese nel 2013. Da lì l'esplosione: 14 i milioni di utenti, un boom che sembra essere senza precedenti. Un successo legato anche a Snapchat: nelle Storie dell'app del fantasmino, ragazzini e adolescenti hanno iniziato a inserire i link ai loro profili su Sarahah: il gioco è partito e poi si è diffuso su Facebook, dove da giorni è un fioccare di messaggi su sfondo verdognolo. 

Ma l'anonimato consente anche commenti offensivi. Ed è scattato subito l'allarme per le possibili conseguenze nell'uso da parte di minorenni. Le stesse d’altronde che su si ricordano all'epoca di Ask.fm: il social network dell'anonimato finito sotto accusa dopo il suicidio di alcuni giovani. In un'intervista a Mashable Zain al-Abidin Tawfiq si è impegnato a fare di tutto per mantenere Sarahah «sicura». Qualche ostacolo ai bulli esiste già, come la possibilità di bloccare utenti e attivare filtri per le parole offensive. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino