Separarsi dallo smartphone crea ansia: «Causa un calo delle prestazioni lavorative»

Separarsi dallo smartphone crea ansia: «Causa un calo delle prestazioni lavorative»
Separarsi dal proprio smartphone crea ansia, soprattutto se ci si trova in situazioni stressanti come una riunione o a svolgere un lavoro imporante, e questo potrebbe causare un...

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Separarsi dal proprio smartphone crea ansia, soprattutto se ci si trova in situazioni stressanti come una riunione o a svolgere un lavoro imporante, e questo potrebbe causare un calo delle prestazioni.




Lo sostiene uno studio dell'università del Missouri, secondo cui la separazione dal melafonino può portare gravi effetti fisiologici e psicologici, tra cui aumento di ansia, pressione e battito cardiaco, insieme a un calo delle performance cognitive.



I ricercatori hanno sottoposto a un campione di studenti universitari a due serie di semplici giochi sulla ricerca di parole, spiegando che lo scopo era monitorare l'affidabilità di un nuovo bracciale wireless per misurare la pressione sanguigna.



Nel primo test gli studenti hanno potuto tenere vicino il proprio iPhone, mentre nel secondo ne sono stati privati con la scusa di un'interferenza dello smartphone con il bracciale. Gli studiosi hanno riscontrato un aumento del livello d'ansia dichiarato, nonché di pressione e battito cardiaco, nel test condotto senza gli iPhone. Inoltre, rispetto al primo test, le performance nella ricerca di parole sono diminuite.



''Lo studio suggerisce che la separazione da iPhone può avere un impatto negativo sulle prestazioni cognitive'', spiega l'autore dell'indagine, Russell Clayton. ''Inoltre, l'iPhone è in grado di diventare un 'estensione di noi stessi con la conseguenza che, quando ne veniamo separati, sperimentiamo una diminuzione del 'sé' e uno stato fisiologico negativo''.Svelato al mondo da Steve Jobs il 9 gennaio 2007, l'iPhone è già stato oggetto di analisi simili. Nel 2011 uno studio del New York Times ha portato ad assimilare il rapporto col melafonino a quello amoroso, e la separazione dal dispositivo a una deprivazione affettiva. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino