AGORDO - Lunedì 18 agosto Venere e Giove si sono letteralmente sfiorati. Verrebbe da pensare che la collisione cosmica sia...
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Verrebbe da pensare che la collisione cosmica sia stata evitata per un pelo, ma non è andata proprio così. «In realtà - spiega Claudio Pra dell'associazione astrofili agordini Cieli Dolomitici - dal nostro pianeta, il vederli quasi a contatto è stata soltanto un illusione. Infatti erano separati da quasi 700 milioni di chilometri. Un po' come osservare un aereo che da terra, passandole vicino, pare sfiorare la Luna. In ogni caso, essendo i pianeti più luminosi (Venere decisamente il più luminoso) fa un certo effetto vedere questi "astri" brillanti così vicini".
Nella nottata del 18 luglio il cielo in Agordino era (come al solito in questa non-estate) piuttosto coperto. Ciò non ha impedito a Claudio Pra e Nadine De Biasio di portarsi in quota, al Rifugio Laresei in Valle del Biois, dopo una bella scarpinata notturna. Lassù li attendeva, oltre a un freddo decisamente ottobrino, un cielo sgombro da nubi ed un incredibile tappeto di nebbia bassa che copriva le vallate. «Poco prima delle 5 - dice Pra - abbiamo visto sorgere dal Sorapis i due pianeti. Che magnifica visione! Ovviamente le memorie delle fotocamere hanno cominciato a riempirsi delle immagini di quell'incontro così suggestivo».
I due astrofili alternavano agli scatti fotografici quelli fisici perché pur d'estate la temperatura non era invitante anche se i due astrofili minimiazzano: «Tanto freddo ma ne è valsa la pena». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino