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di Umberto Serenelli
Partono da Roma per raggiungere le spiagge di Fiumicino e Focene dove poi trasferiscono borse stracolme di pietanze per il pranzo sotto l'ombrellone. Quelli che i residenti chiamano fagottari dopo aver mangiato ripongono gli avanzi in una busta di plastica che finisce regolarmente per essere abbandonata lungo i marciapiedi. Ecco come spuntano nei week end le discariche abusive lungo le vie che conducono al mare, nonostante gli sforzi profusi dall'amministrazione comunale nel mettere a disposizione scarrabili dove gettare rifiuti in punti nevralgici delle cittadine bagnate dal mar Tirreno. Il lunedì mattina è sempre tragico per le due località a vocazione balneare che si svegliano circondate da grossi cumuli di sacchetti contenenti i resti del pranzo consumato sulla riva. Il comune non è immune da colpe perché si preoccupa di installare, con l'avvio della stagione balneare, le isole ecologiche per la raccolta differenziata sugli arenili ma questo servizio è deficitario perché non riesce a coprire tutte le spiagge libere. La ditta appaltatrice per la vagliatura, pulizia e svuotamento dei quattro secchioni di immondizia differenziata opera infatti solo e esclusivamente in spiaggia. «Allora a chi spetta il compito di rimuovere la discarica che si è creata da oltre una settimana al varco sull'arenile sul lungomare della Salute a Fiumicino tra i chioschi Papaya e Timone afferma il residente Franco Stazi visto che gli addetti alla spazzatura dell'Ati svuotano solo quei pochi cestoni installati sul marciapiede. Da cornice a questo giallo c'è chi continua imperterrito a alimentare il mucchio con sacchetti di pattume in quella che è diventata una discarica maleodorante dove banchettano i gabbiani». La stessa indifferenza è presente lungo il molo nord e su via Carloforte dove sono state accatastate taniche di olio esausto che costituiscono un danno ambientale davanti a all'hotel Tiber. Alla fine di viale della Pesca la fontanella comunale è sistematicamente circondata da pattume lasciato da coloro che frequentano la spiaggia dove però non ci sono cestoni in cui conferire l'immondizia. Nella spiaggia riservata ai naturisti e in quella di Coccia di morto raffica di discariche: colpisce quella a ridosso dei bagni chimici. Il tour delle schifezze prosegue lungo il tratto costiero a Focene sud. All'inizio di viale Focene, tra la vegetazione della macchia mediterranea, è possibile imbattersi in abbandono di frigoriferi, lavatrici e vari elettrodomestici.
Video Serenelli Ippoliti
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