Biotestamento, il grido di Dj Fabo: «Non voglio andare all'estero a morire»

“È veramente una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che soffrono, e non...

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“È veramente una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che soffrono, e non possono morire a casa propria, e che devono andare negli altri Paesi per godere di una legge che potrebbe esserci anche in Italia”. Sono queste le parole di Dj Fabo, nome d’arte di Fabiano Antoniani, ragazzo tetraplegico che attraverso l’associazione Luca Coscioni ha lanciato un nuovo invito ai politici italiani, dopo il terzo rinvio, per l’entrata in aula della legge sul Biotestamento, il cui inizio dei lavori alla Camera era atteso prima a fine gennaio, poi il 20 febbraio, poi il 27, e ora è stato spostato ulteriormente ai primi di marzo. Questo è il terzo appello di Dj Fabo, che vorrebbe morire senza dover subire anche l’umiliazione di un difficile trasporto in un altro Paese.
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Il Mattino