Fondi pubblici distratti e riciclaggio, maxi operazione dei carabinieri a Roma

(Agenzia Vista) Roma, 06 luglio 2020 Dalle prime luci dell’alba, tra Roma e provincia, i carabinieri del comando...

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(Agenzia Vista) Roma, 06 luglio 2020


Dalle prime luci dell’alba, tra Roma e provincia, i carabinieri del comando provinciale di Roma stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 28 persone indagate, a diverso titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed al trasferimento fraudolento di valori, di traffico d’influenze in concorso con l’aggravante della qualifica di pubblico ufficiale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, emissione di fatture per operazioni inesistenti, malversazione a danno dello Stato in concorso, truffa aggravata, millantato credito aggravato in concorso. Il primo provvedimento restrittivo ha colpito 9 indagati, tra i quali un Dirigente del Mise e un commercialista, i quali hanno operato per far ottenere o agevolare l’indebita percezione di finanziamenti pubblici erogati dal ministero dello Sviluppo Economico, che, una volta ottenuti, sono stati distratti anziché essere utilizzati per il loro originario scopo. Tra novembre 2018 e settembre 2019, grazie a tali attività, sono state erogate somme per circa 1.500.000 a tre diverse società. La seconda ordinanza di custodia cautelare ha colpito un sodalizio criminale, composto da ulteriori 19 persone, che, mediante la costituzione di società fittizie intestate a compiacenti prestanome, emetteva documenti fiscali per operazioni inesistenti, per riciclare denaro provento da altre società attive e commettere reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Contestualmente, i carabinieri hanno sequestrato 25 immobili, 290 conti correnti e partecipazioni societarie, per un valore complessivo di oltre 5.000.000 di euro / fonte Carabinieri

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Leggi l'articolo completo su
Il Mattino