M.Arte. Performance art, il corpo dell’artista è l’opera

L’Istituto Comprensivo “D’Aosta” di Ottaviano, ospita il progetto M.Arte, uno dei trentuno progetti a livello nazionale finanziati dalla Direzione Generale...

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L’Istituto Comprensivo “D’Aosta” di Ottaviano, ospita il progetto M.Arte, uno dei trentuno progetti a livello nazionale finanziati dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT, diretta da Federica Galloni con il programma nazionale “Scuola: Spazio aperto alla Cultura”. M.Arte è un percorso didattico multimediale pensato dall’architetto Marco Capasso della Capware Lab per introdurre gli studenti alla bellezza concettuale e provocatoria dell’arte del Novecento ma anche un modo per comprendere come sia possibile oggi comunicare il nostro patrimonio artistico attraverso le possibilità aperte dal digitale, M.Arte rappresenta dunque un laboratorio culturale nel quale esplorare e sperimentare i nuovi territori della creatività.


La Performance art è una delle forme artistiche più forti dei nostri tempi. Mescola in maniera spesso provocatoria elementi legati a danza, teatro, poesia: è l’artista stesso, con il suo corpo (Body art) e le sue azioni, a essere l’opera d’arte. Fondamentale è il ruolo del pubblico e la sua interazione con l’artista: poiché la performance per sua natura è effimera, altrettanto cruciale è la registrazione dell’evento per lasciarne una traccia ai posteri. Per sua natura, la Performance art riesce a ibridare linguaggi artistici differenti: lo stesso termine “performance” è legato alla musica e a un artista come John Cage, che stupì il mondo con una composizione in cui nessuno strumento veniva suonato (4’33’’, 1952). Tra i tanti artisti sulla scena impossibile non menzionare Marina Abramovi , autrice di innumerevoli performance in cui ha messo il suo fisico e il suo spirito a dura prova. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino