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Non una rissa ma un pestaggio in piena regola. Il 29 ottobre 2016 sei detenuti del carcere di Mammagialla si avventarono contro un altro detenuto di fede islamica e lo picchiarono fino a mandarlo in terapia intensiva. Per cinque di loro è iniziato il processo per tentato omicidio, davanti al collegio del Tribunale di Viterbo. La vittima si è costituita parte civile.
A raccontare i concitati momenti del pestaggio un agente della penitenziaria in servizio quel giorno. «Il pestaggio - ha spiegato - è durato 7 minuti.
Il gruppo poco dopo vede un altro detenuto, amico della vittima, e inizia ad accanirsi anche su di lui. «In questo momento il ragazzo a terra riesce a prendere il manico di una scopa e prova a difendersi ma uno degli imputati gli tira contro uno sgabello e lo colpisce al volto». Poi l’arrivo degli agenti che a fatica riescono a sedare la lite e a riportare tutti in cella. Tutti tranne la vittima che finisce prima in medicherai e poi in ospedale. Il detenuto, con una profonda lesione alla testa, fu infatti trasportato a Belcolle in prognosi riservata.
Nella rissa rimase coinvolto anche uno degli agenti di polizia penitenziaria che intervenne per ristabilire l’ordine all’interno del carcere. Si torna in aula l’8 novembre, a raccontare i fatti sarà la stessa vittima, che per l’occasione lasciare il carcere.
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