Alla Marcia rosa fermata polemica al centro dell'autismo

In settecento davanti alla struttura: "Ora apritela"

Alla Marcia rosa fermata polemica al centro dell'autismo
Alla Marcia rosa fermata polemica al centro dell'autismo
di Renato Spiniello
Lunedì 18 Settembre 2023, 08:09
4 Minuti di Lettura

Torna la marcia rosa otto chilometri per sensibilizzare sulla prevenzione del cancro al seno.
In settemila in marcia dall'ombra dei platani di viale San Modestino a Mercogliano fino al Duomo di Santa Maria Assunta di Avellino per la celebrazione eucaristica e il lancio al cielo dei palloncini.

Un momento particolarmente sentito del percorso è stato all'altezza di Contrada Serroni, quando il rosa della prevenzione si è fuso al blu, colore associato al mondo dell'autismo. Davanti alla "casa blu" mai aperta, la battaglia di speranza del dottor Iannace si è unita a quella dei disabili e dei ragazzi affetti da autismo. «Il centro deve essere aperto e dedicato a queste persone con difficoltà» auspica il medico. «I genitori dei ragazzi affetti da autismo chiedono che gli sia garantita una sanità pubblica, invece dal 2001 questo centro resta chiuso. In vent'anni si sono succedute otto amministrazioni comunali, ma niente è stato fatto per aprirlo» tuona Rita Nicastro, presidente del Tribunale dei Diritti del Malato. Marialuisa Simona Guacci, presidente della Cooperativa Sociale Pianeta Autismo, aggiunge infine: «vogliamo solo il bene per i nostri ragazzi, in qualsiasi modo o luogo venga fatto. Questi ragazzi chiedono terapie e tutto ciò che serve loro».

Un percorso di otto chilometri per sensibilizzare sull'importanza della prevenzione nella lotta contro il cancro al seno, della diagnosi precoce del tumore e per ricordare donne combattenti come Silvana Ianuario che non ci sono più. A guidare questa marea rosa, da nove anni a questa parte, il primario della Breast Unit dell'ospedale "Moscati" Carlo Iannace. «Una giornata particolarmente sentita e partecipata - afferma il senologo -.

Per noi è il giorno più importante dell'anno che racchiude in sé l'intero significato del grande lavoro che svolgiamo sui territori e che ci dà la forza per continuare e andare avanti». Al fianco di Iannace il Vicegovernatore Fulvio Bonavitacola. «Palazzo Santa Lucia è doverosamente qui - scandisce mentre sfoggia anche lui la maglietta rosa -. Abbiamo capito ancora di più durante la pandemia da Covid-19 che la prevenzione è l'arma vincente per salvare vite umane. Prevenzione significa conoscenze, significa servizi e significa dare l'opportunità alle donne di poter monitorare la propria vita e di intervenire in tempo laddove risultino delle problematicità. Questa manifestazione di popolo è bellissima e non posso che ringraziare ogni volta il suo ideatore e animatore».

Video

Non può mancare a quest'inno alla vita il "Moscati". Il manager della Città Ospedaliera Renato Pizzuti sottolinea come la prevenzione «Responsabilizza i singoli oltre che le istituzioni e quindi le aziende. L'ospedale crede nei trattamenti per la cura dei tumori ma crede soprattutto nel prevenirli». Medesime parole da parte dell'oncologo di fama mondiale Cesare Gridelli: «Nonostante siano stati compiuti enormi passi in avanti sulle terapie, la prevenzione resta l'unico contributo importante nella lotta ai tumori». C'è anche la politica in marcia, a partire dal sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio che per la nona volta ospita il taglio del nastro della manifestazione. Nel fiume rosa di "The Power of Pink" anche l'assessora Marianna Mazza in rappresentanza di Avellino, il sindaco di Montoro Girolamo Giaquinto e il primo cittadino di Montefalcione e patron dell'Avellnio calcio Angelo D'Agostino. Per l'intero percorso della marcia è stata presente la croce di San Pio che i partecipanti con devozione e grande emozione hanno accompagnato nella Cattedrale di Collina della Terra.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA