Avellino, consiglio comunale flop:
altre 48 ore per il sindaco Ciampi

Avellino, consiglio comunale flop: altre 48 ore per il sindaco Ciampi
di Flavio Coppola
Venerdì 23 Novembre 2018, 14:30
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L'amministrazione Ciampi è pronta a giocarsi l'ultima carta per sparigliare un fronte della sfiducia al momento granitico.

L'esecutivo e i consiglieri di maggioranza, sindaco in testa, si sono riuniti ieri sera a Piazza del Popolo, subito dopo il Consiglio comunale lampo che ha segnato l'ennesimo dietrofront dei Cinque Stelle, per mettere a punto la strategia del tutto per tutto. La notizia, comunicata al segretario Vincenzo Lissa dal collegio dei revisori, è che l'attesa relazione al dissesto arriverà entro il 5 dicembre. Per questo, l'amministrazione sarebbe intenzionata a chiedere la calendarizzazione urgente del Consiglio comunale sul default verosimilmente il 9 dicembre, ovvero sul filo dei 20 giorni concessi dalla Prefettura per gli assestamenti di Bilancio o per il dissesto stesso.

In questo modo, tra 24 ore, nel decisivo appuntamento con l'aula sulla sfiducia, Ciampi chiederebbe ancora un po' di tempo ai consiglieri. Magari rilanciando il consueto appello alla condivisione di pochi punti programmatici nell'interesse della città. Se non altro, questo elemento imporrebbe un nuova riflessione alle opposizioni sull'opportunità di votare la sfiducia a pochi giorni dalla conclusione dell'operazione verità sui conti. Quanto alle possibilità che il sindaco offra un rimpasto last minute, sembrano effettivamente prossime allo zero. Per la verità, in una prima fase, l'amministrazione aveva ipotizzato che la relazione dei revisori, concepita quale punto di rottura della sfiducia, potesse arrivare già nella serata di ieri. In questo caso, Ciampi avrebbe provato a portare il dissesto in aula già domani.
 
Di certo, il quadro si chiarirà definitivamente nella giornata odierna. Nel frattempo, i 19 firmatari della mozione di sfiducia (Pd, «Popolari», «Davvero» «MaiPiù», «La Svolta inizia da te» e «Insieme Protagonisti» (ma solo con Gianluca Gaeta) si mostrano quanto mai compatti. Con il sostegno, sempre più convinto, dei consiglieri di Forza Italia, Ines Fruncillo e Lazzaro Iandolo, e del capogruppo di «SiPuò», Nadia Arace. In questo fronte, non dovrebbero esserci defezioni. Rumors da verificare ipotizzano il venir meno del consigliere Pd, Stefano La Verde. Ma non cambierebbe molto. Livio Petitto, del resto, rilancia sul fronte democrat: «Siamo pronti ad andare avanti anche se Ciampi porta il dissesto già domani. Non ci sottrarremo alla discussione». Per contro, il capogruppo della Lega, Damiano Genovese, da tempo in contrasto con l'amministrazione, potrebbe unirsi al voto sulla sfiducia laddove il suo sì dovesse diventare determinante per staccare la spina a Ciampi.

Intanto, il Consiglio comunale convocato ieri per discutere circa 36 debiti fuori bilancio, per un valore di 200.000 euro, è franato sotto i colpi della pregiudiziale del capogruppo di «La svolta inizia da te», Dino Preziosi. Insediato sul filo delle 17 presenze, non ha sortito alcun effetto. Tra le pratiche, pure la liquidazione per l'attuale assessore alla Mobilità, Rosario De Marco, all'epoca dei fatti consulente in una causa intentata dalla ditta Co.Ge.Pa. Costruzioni Passarelli spa contro il Comune. Tutto saltato perché, come ha evidenziato Preziosi, «i debiti fuori bilancio portati in aula erano a rischio copertura, essendo il comune in forte disavanzo e non avendo approvato gli assestamenti». Le pratiche, tutte risalenti agli anni passati, sarebbero state riconosciute oltre i 120 giorni dall'emissione del titolo esecutivo. Così, consultato il segretario generale, Vincenzo Lissa, per il quale i debiti andavano valutato uno per uno nel dettaglio, l'amministrazione ha deciso di ritirare le pratiche. Tutti a casa, dunque, in attesa dello scontro finale di domani.
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