Avellino, la furia omicida del killer
scatenata da cocktail alcol-Mdma

Avellino, la furia omicida del killer scatenata da cocktail alcol-Mdma
di Gianni Colucci
Lunedì 19 Novembre 2018, 11:30
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I risultati degli esami sul sangue potranno confermare se Gianmarco Gimmelli fosse sotto effetto della micidiale Mdma, la metilenediossimetanfetamina, nota come ecstasy, quando ha vibrato le dieci coltellate a Claudio Zaccaria.

L'approfondimento degli esami anche sulla vittima consentirà di avere un referto tossicologico. Ricostruire i momenti drammatici della colluttazione sarà utile al magistrato per definire il caso di imputazione. Come sarà importante seguire il decorso clinico di Ylenia, la ragazza colpita alla gola e che ha avuto una lesione alla tiroide.

La folle mattinata di giovedì insomma sarebbe scaturita proprio dall'abuso di sostanze stupefacenti. Comprate dove? Fornite da chi? Nell'appartamentino di Calata Santa Lucia alle Fornelle potrebbero essere entrate nel corso della serata precedente all'omicidio, anche altre persone. La presenza di contenitori e della «pipetta» per fumare il crack sono i segnali inequivocabili che il padrone di casa fosse un abituale consumatore di stupefacenti. Uno stato depressivo latante renderebbe il quadro psicologico di Gimmelli ancora più complesso.
 
La discussione che sarebbe nata tra i due avrebbe potuto un altro esito se non ci fosse stata la droga.

Sono appunto le tracce di un «festino» a base di ecstasy a indirizzare le indagini immediatamente su una questione di soldi tra Claudio Zaccaria e Gianmarco Gimmelli. Il giovane di Sant'Angelo a Scala, da qualche tempo domiciliato a Mercogliano, avrebbe raggiunto a casa sua Gimmelli proprio per discutere di una pendenza. Una discussione che ha avuto il drammatico epilogo.

Claudio era un ragazzo deciso, con un carattere severo. Dunque le discussione ha avuto immediatamente un'impennata. L'allontanamento di Ylenia, la fidanzata di Claudio, ha poi forse ulteriormente fatto degenerare la discussione che probabilmente Claudio riteneva di poter tenere sotto controllo.

Invece appena la donna si è allontanata tra i due è esplosa una discussione finita in colluttazione. A quel punto ha giocato la condizione mentale di Gianmarco che, presumibilmente, sotto l'effetto di un micidiale cocktail di droga e alcol si è avventato su Claudio. A dimostrare che il giovane fosse sostanzialmente fuori di sé, il tentativo di togliersi la vita tagliandosi le vene, quindi l'idea di farla finita gettandosi da una finestra, dopo aver pronunciato frasi incomprensibili all'indirizzo della piccola folla che aveva sotto di se.

L'immagine di Gianmarco ricoperto di sangue, i pantaloni strappati, la maglietta, che urlava dalla finestra, è diventata un incubo collettivo. Il segnale che esiste una città sconosciuta, abitata da ragazzi che vivono ai margini e che appare un universo in ombra. La vicenda, che può raccontare ancor molto poco della dinamica, una volta che Ylenia, ristabilitasi completamente, fornirà una sua definitiva versione, che rappresenta un punto di non ritorno per l comunità locale.

La rete di spaccio sottesa l rapporto tra i due protagonisti di questa vicenda, il cinismo di sostanze psicotrope di origine chimica, sono i filoni collaterali dell'indagine che sta seguendo la procura.
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