Avellino, 5 Stelle spaccati in due:
la Pallini rompe con Sibilia

Avellino, 5 Stelle spaccati in due: la Pallini rompe con Sibilia
di Edoardo Sirignano
Martedì 8 Gennaio 2019, 09:56 - Ultimo agg. 10:26
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Il Movimento 5 Stelle di Avellino si spacca in due. La deputata Maria Pallini, evitando il gazebo sul Corso, nei fatti, sancisce la rottura con il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia.

Il cambio di marciapiedi domenicale, però, è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Non basta, quindi, la smentita via social della deputata, che scrive «l'unico gelo ad Avellino è quello registrato in questi giorni di neve» per mettere all'angolo una guerra sotto traccia, che va avanti da mesi tra i due schieramenti. Da tempo, infatti, entrambi i parlamentari portano avanti iniziative separate o meglio ancora rappresentano blocchi in continuo disaccordo tra loro. Non si esclude neanche che la stessa Pallini possa intraprendere un percorso alternativo in vista delle amministrative.
 
Carlo Sibilia, in città, quindi, può contare sull'ex sindaco Vincenzo Ciampi, il cui ruolo a maggio è tuttora da definire, sull'ex vicesindaco Fernando Picariello, braccio destro del parlamentare e per molti papabile candidato a sindaco di Avellino in caso di dietrofront e su tutti gli ex assessori dell'Amministrazione uscente, ovvero Gianluca Forgione, Rita Sciscio, Massimo Mingarelli, Donatella Buglione, Maura Sarno, Rosario De Marco, Carmine De Angelis (che dovrebbe essere il candidato M5s alle europee) e Michela Mancusi (non registrata ancora però sulla piattaforma Rousseau). A questi si aggiungono i 2 ex consiglieri comunali rimasti fedeli al Movimento Antonio, Aquino e Lorenzo Ridente (fino a qualche mese fa più legato alla Pallini) e una serie di candidati nell'ultima lista per le amministrative come Alessandro D'Archi, Maria Antonietta Gimmelli, Vincenzo Evangelista, Giuseppina Altrui, nonché storici collaboratori del sottosegretario come Rino Battista, Antonello Ficca, Tonino Ferrante e Vincenzo Quintarelli.

Dalla parte di Maria Pallini, invece, ci sono i Meetup, da tempo in disaccordo con le scelte del sottosegretario all'Interno. Per citare qualche nome: Tiziana Guidi, Carmen Bochicchio, Generoso Testa, Mario Festa, Edoardo Aurino, Antonio Genovese, Italo De Cunzo, Clemente Antonio Oliviero, Luca Carosella, già candidato alla Regione con il Movimento e Mirella De Benedictis, in campo alle ultime politiche. Dalla parte della deputata pure i non eletti alle Comunali 2018, che dopo la formazione della giunta Ciampi, con un documento scritto, presero le distanze, come Antonello Di Guglielmo, Natascia Evangelista, Mara Fiore, Giulia Galdenzi, Federica Iovino e Antonio Petrozziello. A favore di Pallini, poi, dovrebbero esserci le consigliere comunali di Monteforte Chiara Motta e Paola De Cunzo, per le quali però è in corso un procedimento di espulsione a causa della loro partecipazione alle ultime provinciali.

Fuori dal Movimento, invece, gli ex consiglieri Alfonso Laudonia, vicino alle associazioni guidate da Luca Cipriano, Elsa D'Aliasi e Fabio Arnaldo D'Alessandro, cacciato dopo lo scandalo Report. Le nuove correnti pentastellate, comunque, non fanno bene a un Movimento, che come tutti i soggetti politici inizia a pagare le prime divisioni interne in Irpinia. Sulla guerra fredda tra Sibilia e Pallini, pertanto, «preferisce non fare commenti» il senatore Ugo Grassi. È chiaro a tutti, però, come il rappresentante di Palazzo Madama, seppure condivida la stessa segreteria politica, da tempo non si ritrovi al cento per cento con le scelte del sottosegretario. Più vicino a Sibilia l'altro deputato del collegio avellinese Michele Gubitosa, che sottolinea: «Non voglio entrare nelle vicende locali. Preferisco soffermarmi sulle questioni nazionali e sui tanti problemi che attanagliano il Paese».

Chi invece cerca di trovare una mediazione è il parlamentare arianese Generoso Maraia: «Esiste una dialettica interna ai 5 Stelle come in tutti i partiti. Sono certo, però, che quando sarà il momento di risolvere i problemi sarà facile trovare una sintesi. A Roma collaboro con Sibilia per quanto riguarda l'Industria Italiana Autobus e con la Pallini per quanto concerne l'emendamento sull'amianto. La convergenza, quindi, si trova sui contenuti. Bisogna evitare, però, qualche battuta infelice, come quella sulle pesche miracolose o giudizi a volte troppe affrettati su persone che ogni giorno danno il loro contributo all'interno del Movimento».
 
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