Inizia la prima settimana di lavoro per la nuova giunta Nargi. Dopo l'ingresso nell'esecutivo nella giornata di giovedì, i nuovi assessori Simona Accomando, Antonio Vecchione e Assuntina Iannaccone faranno il loro debutto in aula il 12 giugno, giovedì, in occasione del consiglio comunale chiamato ad approvare una serie di debiti fuori bilancio e mozioni presentate da maggioranza e minoranza. La nuova squadra di governo, così come rimpastata dopo la fuoriuscita dei sette assessori festiani, vede Accomando delegata a contenzioso e personale, Vecchione a marketing e cultura, Iannaccone a patrimonio e transizione ecologica, si è subito messa all'opera approvando la revisione del bilancio consuntivo, la devoluzione dei mutui per finanziare un progetto di manutenzione straordinaria delle strade per il valore di 300mila euro e, nella giornata di venerdì, dando il via libera alla nomina della sindaca alla presidenza del cda dell'azienda consortile dei servizi sociali che era stata la miccia che aveva azionato l'implosione della vecchia giunta.
Saranno loro, per il momento, ad affiancare la sindaca e i colleghi delegati a bilancio e commercio, Alessandro Scaletti e Alberto Bilotta. Un esecutivo monco di quattro caselle rispetto alla composizione originaria e di deleghe fondamentali che non sono state attribuite, tra queste lavori pubblici, urbanistica, politiche sociali. Con questo assetto, molto probabilmente, Nargi affronterà sia il consiglio di giovedì che quello ben più importante del 18 giugno quando in aula arriverà il bilancio consuntivo 2024 che, senza un accordo preventivo con gli undici consiglieri festiani di maggioranza, rischia di essere bocciato e determinare così la caduta anticipata dell'amministrazione.
Avellino, la sindaca Nargi nomina tre nuovi assessori
All'orizzonte non solo il tentativo, che per il momento appare non andato in porto, di ricucire con il pezzo più pesante della maggioranza ma anche quello di coinvolgere nell'attività amministrativa i tre alleati di "Moderati e riformisti", Giuseppe Giacobbe e Sergio Trezza, e di "Forza Avellino", Gerardo Melillo.
Non si esclude l'ingresso in giunta di almeno due esponenti dei gruppi di centro destra, quando però non è ancora chiaro. Di sicuro la loro convivenza con eventuali esponenti di "Davvero" e "Viva la libertà", appare incompatibile. Ripartita la macchina amministrativa avendo ripristinato l'agibilità minima prevista per l'operatività della giunta, Nargi deve fare i conti con i numeri dell'aula. Forte di nove consiglieri di maggioranza fedeli, di tre alleati pronti ad approvare il consuntivo, c'è il serio rischio che gli undici festiani possano unirsi all'opposizione di centro sinistra, se questa resterà coerente con le sue dichiarazioni ufficiali, e respingere il bilancio.
La sindaca ha bisogno di assicurarsi almeno altri quattro voti per evitare la debacle. Per ora, tra i festiani, non si sono registrati distinguo anche se voci insistenti vorrebbero almeno un paio di loro in dissenso rispetto ad un'eventuale rottura definitiva con Nargi. Se i malumori interni al fronte dell'ex sindaco possano tramutarsi in qualcosa di concreto lo si capirà nei prossimi giorni. Quantomeno l'aria che tira in maggioranza la si potrà respirare nel corso del consiglio del 12 maggio. Qui la presenza dei festiani dovrebbe essere assicurata, non fosse altro che all'ordine del giorno c'è proprio una mozione presentata dai gruppi "Davvero" e "Viva la libertà" sulla spendita dei 13,5 milioni di fondi Prius da calibrare, secondo il testo che sarà portato all'attenzione dell'aula, su diciassette interventi ritenuti strategici e prioritari, tra questi il completamento di Dogana, il restyling del Castello Longobardo, la realizzazione di un canile, la riqualificazione del centro sociale di via Morelli e Silvati, rilancio dei centri storici di Valle e Picarelli.