Galli: «Le mie opere green per una città più bella»

Artista per hobby utilizza tutti materiali riciclati

Alessandro Galli
Alessandro Galli
di Stefania Marotti
Domenica 25 Giugno 2023, 10:24
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Romano della Tuscolana, ma residente ad Avellino ormai da decenni, Alessandro Galli è un artista assolutamente per hobby, animato dal desiderio di rendere magiche e attrattive le aiuole di Viale Platani, per sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto dell'ambiente ed all'amore per la bellezza.
In silenzio e senza clamore, ha abbellito, chiedendo l'autorizzazione ai commercianti, le aree verdi dei Platani, con installazioni realizzate con i materiali da riciclo, quindi, non inquinanti.

La sua è una battaglia di civiltà per trasmettere il valore della salvaguardia dei pochi spazi verdi, collocati nello storico viale delle passeggiate estive degli avellinesi, dove si respirava un'aria pulita, all'ombra dei platani secolari, purtroppo abbattuti in quanto malati.
Di fronte alla farmacia "La Medusa", spicca un simpatico robotino, omologo di ET, costruito da Galli con bulloni, chiave inglese e ruote di auto, che affascina, insieme ai funghetti, tanti bambini, spesso impegnati a realizzare video e foto con i loro telefonini di questo scenario fantasy.
Galli, si è mai rivolto al Comune, per avere un'aiuola da adornare personalmente?
«Io, come gli altri commercianti, spero di dare una mano nella cura del verde cittadino. Il modello funziona. Altra cosa sono le piccole opere che ho collocato nelle aiuole già adottate».
Come è nata l'idea di arricchire con l'arte gli spazi verdi dei Platani?
«Dall'amore per l'arte e per la città. Vivo ad Avellino, con mia moglie Elisabetta, i miei figli Francesca e Andrea, mi sento assolutamente avellinese. Osservando viale Italia e viale Platini, così suggestivi, ho pensato di contribuire alla loro bellezza, compromessa dall'abbattimento degli alberi, collocando sulle aiuole alcune opere, realizzate con materiali riciclati. Bravi i miei meccanici a conservarmeli».
A cosa sta lavorando, ora?
«Ad un'installazione contro la guerra, costituita da tre elementi. Il primo è l'albero azzurro, dove il colore simboleggia la devastazione provocata dal conflitto armato. Il secondo è ancora in fase di lavorazione, con la modellazione di una bomba di legno, che sarà incatenata con l'apposizione di pietre, a cui saranno affiancati dei manichini senza testa, a testimonianza dei morti anonimi, caduti sotto il fuoco delle armi».
Qual è il suo sogno nel cassetto?
«Realizzare ai Platani un museo a cielo aperto».
Come si potrebbe raggiungere quest'obiettivo?
«Basterebbe che il Comune mettesse a disposizione degli artisti dei cubi con asamenti e la creatività farebbe il resto. La mia attività artistica nasce da un senso civico di tutela dell'ambiente che, finora, è stato sostenuto soltanto dai commercianti della zona».
Ci sono altre aree cittadine dove ha realizzato le sue opere?
«Al Circolo del Nuoto di Contrada Archi, lì ho realizzato un'opera in legno».
I suoi lavori sono mai stati oggetto di atti vandalici?
«No, ho solo subito il furto di un tronco con tre funghi. Lungo il Viale, si possono vedere altri funghi, realizzati anche con i tappi di plastica. E poi conigli, ranocchi, tutti forgiati con i materiali da riciclo».
Quale atmosfera si respira in questa zona della città?
«Non c'è più la vitalità di un tempo. Con la chiusura del plesso ospedaliero "Moscati" di Viale Italia, l'intera zona si è spopolata, molte attività commerciali sono state costrette a chiudere. Ora, l'elemento di attrazione sono davvero le aiuole, curate dai pochi commercianti di questa zona. Le mie installazioni aggiungono poi una dimensione quasi fiabesca».
Ritiene che la sua arte ecosostenibile abbia migliorato nella comunità la consapevolezza di proteggere la natura?
«Sì, credo che il mio lavoro abbia contribuito a migliorare il senso civico. Il fatto che le mie opere non siano state vandalizzate, ne è la dimostrazione. Penso che siamo sulla buona strada».
Quando osserva i passanti, nota curiosità verso le sue installazioni?
«Direi che si tratta di curiosità mista a stupore.

Le aiuole abbellite con installazioni sono un richiamo ai ricordi ed alla fantasia per gli adulti. Vedere animali, funghetti, robotini, riporta la mente all'infanzia, agli anni dei giochi, dei divertimenti semplici. Grandi e piccoli hanno davvero l'impressione di trovarsi in un parco giochi e non in una città».

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