Grandi opere, sarà la Regione
a completare la Lioni-Grottaminarda

Grandi opere, sarà la Regione a completare la Lioni-Grottaminarda
di Francesco Pacifico
Domenica 31 Marzo 2019, 09:30
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Toccherà alla Regione Campania terminare la superstrada Lioni-Grottaminarda. Cioè il raccordo tra l'A16 Napoli-Bari e l'A14 Adriatica, valore 430 milioni di euro, ideato circa 30 anni fa e i cui lavori sono partiti di fatto soltanto nel 2011. Il governo, dopo non aver confermato lo scorso 31 gennaio il commissario Filippo D'Ambrosio, ha deciso di assegnare la gestione dell'opera a Palazzo Santa Lucia, che diventerà il soggetto committente. Il passaggio sarà ufficializzato nei prossimi giorni con il decreto Sblocca cantieri, adesso al vaglio della maggioranza. Un testo che oltre a introdurre figure commissariali per velocizzare i cantieri, evidenzierà anche le opere strategiche da costruire in Italia. E tra queste c'è - in testa alla lista dei Cinquestelle - proprio la bretella che passa tra l'Avellinese e il Termolese. Sempre nella lista delle opere da velocizzare in Campania con lo Sblocca cantieri c'è anche la galleria idrica Pavoncelli, con la quale l'acquedotto pugliese si collegherà alla valle del Sele. Il governo sarebbe intenzionato a prorogare l'attuale commissario Roberto Sabatelli. Ma, come detto, per la Lioni-Grottaminarda Palazzo Chigi e il ministero delle Infrastrutture non seguiranno la modalità del commissariamento, bensì l'affidamento all'ente territoriale di riferimento. Cioè la Regione Campania, che si è già accollata l'80 per cento di quanto speso (e metterà di tasca propria anche i 70 milioni mancanti) e che da settimane ha mandato a Roma, alla sede del Mit, il presidente della commissione Trasporti, Luca Cascone, per studiare tutti i termini del passaggio. Due le motivazioni alla base di questa scelta: da un lato, la difficoltà - soprattutto dal punto di vista normativo - di prorogare in maniera retroattiva il vecchio commissario scaduto lo scorso 31 gennaio e i tempi troppo lunghi per nominarne uno nuovo; dall'altro, il risparmio economico, visto che la struttura commissariale costava 200mila euro all'anno. L'opera, completata al 45 per cento, è nel caos più assoluto dopo lo stop alla conferma di D'Ambrosio: da gennaio i cantieri si sono fermati; alcune aziende dei due consorzi sono vicine al fallimento mentre le altre hanno minacciato ricorsi; i sindaci della zona sono scesi in piazza, mentre è forte la paura di perdere il lavoro tra gli oltre 300 operai.
 
Già dal 2017 il Movimento Cinquestelle aveva messo nel mirino l'ex commissario D'Ambrosio, prorogato per decenni. Ma dietro lo sblocco dell'impasse ci sono anche le pressioni dei parlamentari locali. Tra questi il senatore grillino Ugo Grassi, che racconta: «La nostra logica è riportare, salvo casi eccezionali, le opere pubbliche nell'alveo degli enti deputati a realizzarle. Abbiamo fatto un passo indietro affidandoci al nostro avversario, al governatore De Luca? Io non la metterei su questo punto: abbiamo puntato soltanto a completare l'opera. Poi, se pure fosse, questa scelta dimostra soltanto la maturità del Movimento, capace da uscire dalle logiche politiche per il bene dei cittadini». Aggiunge il collega Agostino Santillo: «Accanto alla Regione Campania ci sarà una struttura di vigilanza costituita dalla presidenza del Consiglio e dal Mit, che affiancherà Palazzo Santa Lucia e controllerà l'avanzamento dei lavori, intervenendo se sorgeranno problemi». Proprio dalla giunta De Luca nessuno vuole commentare la valenza politica della vicenda, ma è chiaro che per il governatore è una piccola rivincita dopo che i Cinquestelle avevano anche inserito una leggina ad hoc nel decreto Genova per rendere incompatibili le funzioni di presidente regionale e commissario alla sanità. Cascone conferma «soltanto i tanti incontri a Roma e la nostra disponibilità a completare la superstrada, ma prima di dare giudizi voglio vedere il testo del decreto e capire i nostri poteri». A quanto si sa, Palazzo Santa Lucia erediterà le stesse competenze del commissario, compresi l'azzeramento dell'Iva nei contratti e procedure più rapide. Ma lo stesso delegato ai Trasporti campano avrebbe chiesto al Mit sia di trasferire a Napoli tutta la contabilità, cioè i fondi, in mano al commissario, sia una manleva giudiziaria contro i ricorsi presentati dalle aziende dopo la cacciata di D'Ambrosio. L'opera dovrebbe essere completata in cinque anni, al riguardo lo stesso ex commissario aveva suggerito di aggiungere un terzo turno per velocizzarla, mentre a Palazzo Santa Lucia ipotizzano di creare una struttura di missione ad hoc per portare a compimento la Lioni-Grottaminarda e non gravare su uffici già oberati di pratiche.
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