La Regione commissaria il Piano
di zona, Festa: «Pensassero a Salerno»

La Regione commissaria il Piano di zona, Festa: «Pensassero a Salerno»
di Flavio Coppola
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 08:25
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Game over per il sindaco Gianluca Festa. La Regione, ora è ufficiale, ha deciso di sottrargli la gestione delle politiche sociali.
Come anticipato domenica da Il Mattino, la giunta De Luca, riunitasi ieri pomeriggio, ha approvato la delibera proposta dall'assessore al ramo, Lucia Fortini, per il commissariamento dell'Azienda A4, guidata dal primo cittadino avellinese in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione e fascia tricolore del Comune capofila.
A confermarlo, dopo la riunione dell'esecutivo, è proprio Fortini: «Abbiamo deciso di confermare il commissariamento dell'Azienda». Si chiude con una clamorosa bocciatura per il capo dell'amministrazione di Piazza del Popolo l'iter avviato da Palazzo Santa Lucia lo scorso 20 luglio. Non sarà un semplice commissario ad acta, per approvare un adempimento e poi lasciare, ma si apprende dalla Regione una proposta, quella di Fortini, che porterà alla costituzione di una vera e propria commissione. L'organismo farà partire e funzionare l'Azienda dei servizi sociali, e sarà composto da più figure: un tecnico con esperienze di gestione nel settore, da direttore generale o coordinatore di ambito, un dirigente regionale e un esponente dell'Avvocatura campana. La delibera regionale sarà seguita, nei prossimi giorni, da un decreto di nomina delle diverse figure prescelte.

Pur avendo avuto oltre tre mesi di tempo a fronte dei 40 giorni concessi inizialmente nell'avvio del procedimento di commissariamento il sindaco di Avellino non è riuscito a convincere gli uffici regionali.

In particolare, anche nell'ultima missiva, inviata solo l'altro ieri, Festa non avrebbe fugato le tante contraddizioni della sua narrazione. Se il sindaco aveva scritto di avere un'Azienda con gli organismi pienamente funzionanti, le lettere di Marotta e Stramaglia, che si erano chiamati fuori dai ruoli di responsabile finanziario e revisore contabile, e avevano confermato l'inattività dell'Azienda, avrebbero avuto un peso decisivo. E poi le frizioni rispetto alle deliberazioni dell'assemblea, con l'ultima assise riunita contro le indicazioni del presidente, Nunziante Picariello, e da lui impugnata. Ed ancora i ritardi con l'approvazione della programmazione dei servizi - siamo fermi all'anno 2018 - la guerra in tribunale con il vincitore del bando da direttore generale, Raffaele D'Elia, le mancate rendicontazioni e tutte le bizzarrie di un ambito caotico.

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La Regione questo l'assunto di Palazzo Santa Lucia non poteva fare altro. Ma è pronta e durissima la replica di Festa: «Al di là della vicenda, che rappresenta un mix tra il tragicomico e il patetico, siamo convinti dell'infondatezza totale di questo ipotetico provvedimento. Sottolineo lo sgarbo istituzionale: lo si annuncia prima che sia adottato, per alimentare polemiche e creare confusione nell'opinione pubblica. Il nostro atteggiamento di non sudditanza nei confronti del sultano del Crescent - aggiunge - dà fastidio. Consiglierei a Fortini e alla Regione di guardare con attenzione a ciò che succede a Salerno, invece che cercare cavilli inesistenti per provare a metter a tacere chi rivendica autonomia per il proprio territorio».


Vanno invece all'attacco i consiglieri di opposizione che da mesi denunciavano il malfunzionamento dell'Azienda consortile: «I fatti dicono l'esatto contrario di quanto è venuto a raccontarci solo l'altro giorno Festa in aula - osserva il capogruppo di La Svolta, Dino Preziosi - Ma purtroppo questa sua sconfitta si riverbererà sull'ambito, per una bruttissima vicenda di gestione del potere e delle poltrone. Nulla di nuovo - ricorda - visto che, in commissione Trasparenza, avevamo già scoperto dalla viva voce del segretario Lissa che l'azienda era inattiva».
Luca Cipriano, capogruppo di MaiPiù, è durissimo: «Il sindaco ha tirato troppo la corda e il commissariamento era inevitabile. È una scelta che segna la sconfitta di tutti, ma in primis di Festa e della sua maggioranza. Non ha avuto l'umiltà di fermarsi di fronte a giochi di potere che hanno bloccato i servizi per mesi e mesi, mostrando il peggio della politica che non sa governare i bisogni delle fasce più deboli, bambini, anziani, portatori di handicap. Adesso - è l'auspicio - si recuperi subito il tempo perduto e si lasci che i commissari svolgano i loro lavoro».
 

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