Nido comunale, nuovo bando:
servizio ai privati, tetto alle rette

Nido comunale, nuovo bando: servizio ai privati, tetto alle rette
Giovedì 6 Ottobre 2022, 07:22 - Ultimo agg. 19:43
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Nido comunale, l'amministrazione ci riprova. Disertato il bando emanato nei mesi scorsi, ecco una nuova procedura per l'affidamento di una struttura pubblica che manca alla città da ben 3 anni. Si tratta, ovviamente, dell'ex asilo nido di via Morelli e Silvati, da poco riqualificato. Un'esternalizzazione, quella prevista da Piazza del Popolo, dettata dall'impossibilità per l'ente di gestire in house il servizio, come invece era avvenuto fino al 2019. Il Comune prevede un affidamento che abbia un orizzonte temporale di 9 anni. Il privato che si aggiudicherà l'appalto, dovrà «garantire la regolarità e la continuità del servizio durante gli anni scolastici, da settembre a giugno, per 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì, e per un orario base dalle 8 alle 14».

Il tutto, per le classiche 30 ore settimanali previste dalla norma.

Ma non solo. L'ente chiede anche di «prevedere la possibilità di servizi aggiuntivi, ad esempio per pacchetti di utilizzo del nido in una fascia oraria non prevista in quella base, o con possibilità di continuare il servizio anche il sabato o nei mesi estivi». Il privato avrebbe in comodato gratuito l'utilizzo del primo piano della struttura di via Morelli e Silvati, con annessi arredi, attrezzature, e materiale ludico-didattico presente. Quanto alle rette, il Comune dispone che «l'importo massimo di spesa previsto per i fruitori del servizio sia fissato nella misura di 350 euro mensili, sulla base delle tariffe vigenti e della capienza massima autorizzata, di 60 posti senza riduzione Isee». 

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Gli educatori, di conseguenza, non potranno essere meno di 7, visto il rapporto educatrice-bambino fissato dalla normativa regionale. Nel bando, poi, il Comune stabilisce il costo attuale del pasto, in 3,05 euro per 22 giorni al mese, e per 11 giorni all'anno. Tutti parametri che concorrono a determinare un valore complessivo della concessione, per l'intera durata, pari a 2,079 milioni di euro. Dunque, 231.000 euro all'anno. L'ente porterà avanti la procedura seguendo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Per una struttura comunale che si punta a riempire, di persone e contenuti, eccone una che si libera. Fine dell'idillio, ieri, tra l'associazione «Kandinsky» e il settore Patrimonio di Piazza del Popolo. Attraverso i propri canali social, l'associazione ha fatto sapere che il «il sindaco di Avellino ha ordinato lo sgombero dei locali di Casina del Principe entro il 7 ottobre». Cioè domani. L'associazione mostra forte amarezza. Da Piazza del Popolo, però, fanno sapere che il contratto tra le parti era scaduto da 3 anni. Pare che l'intesa, stipulata nel 2017, fosse valida per un solo anno. La questione, però, resta controversa. 

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