Piattaforma logistica, l'Ugl: «Daremo battaglia non penalizzare il Sud»

ll segretario: "Senza il polo inutile l'Alta Velocità"

Piattaforma logistica, l'Ugl: «Daremo battaglia non penalizzare il Sud»
di Michele De Leo
Domenica 14 Maggio 2023, 10:00
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«Insieme per costruire un futuro migliore». Prosegue con gli appuntamenti per il rinnovo dei vertici delle varie categorie la campagna congressuale della Ugl. Ieri sono stati celebrati i congressi delle categorie di pensionati, chimici, terziario, salute e autoferro. In quasi tutti i casi si è arrivati alla conferma del segretario uscente: Francesco Saccardo per i chimici, Antonio Davidde per il terziario, Stefano Caruso per la salute e Giovanni Costa Quartarone per i pensionati.

L'unica new entry è rappresentata da Luca Limone, eletto al vertice della categoria autoferro. Tutti gli appuntamenti di questa fase congressuale vedono la partecipazione del segretario generale della Ugl Costantino Vassiliadis. Eletto, per la prima volta, nel 2009 alla guida dell'organizzazione, è stato riconfermato nel 2018. È candidato per un ulteriore quinquennio alla guida della Ugl. Il congresso generale è in programma il prossimo 9 giugno.

Segretario, il congresso della Ugl arriva in un momento delicato e complicato per l'Irpinia. In queste settimane c'è grande fermento intorno al progetto della Piattaforma logistica, senza la quale pure la stazione dell'alta capacità rischia di non avere più quella valenza che si immaginava e si auspicava. È d'accordo?
«L'alta capacità rischia di diventare inutile, anche perché non coinvolge il capoluogo, senza la realizzazione della piattaforma logistica, un'infrastruttura che non è importante solo per la provincia di Avellino ma potrebbe diventare lo snodo per le politiche di sviluppo di tutta l'area, senza considerare la capacità di essere attrattiva per le aziende che potrebbero insediarsi nell'area industriale di valle Ufita e nelle altre aree della provincia di Avellino. Continueremo, per questo, a dare battaglia, a cominciare da quando parteciperemo al consiglio provinciale monotematico su questa opera strategica che deve essere realizzata, che doveva svolgersi domani».
Politica e sindacato sono pure impegnati, in questa fase, nella discussione sul futuro della gestione del comparto rifiuti. Che idea si è fatto a riguardo?
«Abbiamo sempre sollecitato la necessità di perseguire il mantenimento di una gestione pubblica, perché in grado di offrire le maggiori garanzie. Oggi assistiamo ad uno scontro politico che, certamente, non aiuta. L'auspicio è che tutte le componenti possano riprendere il confronto per l'avvio di un percorso condiviso, anche con la partecipazione della città capoluogo, che favorisca il raggiungimento di due obiettivi: la salvaguardia dei livelli occupazionali e la capacità di garantire l'economicità e l'efficienza del servizio».
Le difficoltà riguardano pure il comparto della depurazione: senza una soluzione a stretto giro, i curatori fallimentari potrebbero retrocedere il servizio e licenziare i lavoratori. Si rischia l'ennesimo dramma?
«Siamo di fronte ad una problematica che si protrae da molti anni, sin da quando ero alla guida del comparto dei metalmeccanici, ed è figlia di una cattiva gestione. È fondamentale trovare una soluzione che assicuri la continuità di un servizio essenziale e, nel contempo, scongiuri propositi nefasti come il licenziamento di tutti gli addetti».
Per quanto concerne il settore metalmeccanico, che sviluppi vede per la Industria Italiana Autobus e per Stellantis?
«La vertenza della Industria Italiana Autobus rappresenta un paradosso: ci sono le commesse e lo stabilimento è stato reindustrializzato, ma l'azienda non riesce a portare l'attività produttiva a regime. È positivo l'interessamento di alcuni gruppi privati per l'ingresso nel capitale societario finalizzato a favorire il decollo del progetto del polo unico nazionale di produzione degli autobus Si tratta di nomi importanti: uno dei gruppi ha già investito in provincia rilanciando un'azienda fallita e raccogliendo risultati importanti. A Pratola Serra, invece, potremmo registrare un rilancio importante anche dal punto di vista occupazionale con l'auspicabile assunzione di nuovi giovani per rispondere all'annunciato aumento di volumi».
 

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