Fiume Sabato inquinato,
ecco sei nuove centraline

Fiume Sabato inquinato, ecco sei nuove centraline
di Alessandro Calabrese
Venerdì 26 Aprile 2019, 11:30
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In arrivo sei nuove centraline per il monitoraggio della qualità delle acque del fiume Sabato. Continua l'impegno della Provincia di Avellino sui corsi d'acqua di sua competenza e, in particolare, su quello che, dal monte Terminio, attraversa la città di Atripalda e arriva fino al Sannio, confluendo nel Calore.

L'ente di Piazza Libertà, infatti, ha appena aggiudicato l'appalto per la fornitura degli impianti di controllo automatico che dovranno verificare la risorsa idrica in transito a monte e a valle dei nuclei industriali e degli insediamenti produttivi presenti lungo l'asta fluviale. In pratica, da Pianodardine a Tufo, nel tratto del fiume certamente più soggetto a inquinamento da scarichi illeciti. La gara, che si assegnava attraverso il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, in base al rapporto qualità-prezzo, è andata all'unica azienda che ha presentato un'offerta: la Cae spa di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. Società che ha formalizzato un ribasso del 5 per cento, aggiudicandosi, così, l'appalto per un importo di 467.115 euro più Iva. Nella domanda di partecipazione, inoltre, la società ha inserito una serie di migliorie tecniche che rendono le centraline e i controlli ai quali sono deputate ancora più efficienti. Prosegue anche sotto la guida di Domenico Biancardi, dunque, il piano di monitoraggio di Palazzo Caracciolo avviato sotto la gestione dell'ex presidente Mimmo Gambacorta, in collaborazione con il consigliere delegato all'Ambiente, Gianluca Festa.
 
Con i nuovi dispositivi che saranno allestiti, infatti, diventeranno una quindicina quelli già installati dalla Provincia che continua nella sua azione volta a verificare la qualità dell'acqua del Sabato, come degli altri due fiumi di competenze, l'Ufita e il Calore. Un'attenzione costante fatta di prelievi quotidiani frequenti per avere quanti più dati è possibile da analizzare e numerosi campioni utili per i test dell'Arpac e degli altri enti del settore. Un modo anche di rispondere concretamente alle istanze dei cittadini e delle associazioni ambientaliste come quelle del Comitato «Salviamo la Valle del Sabato», che spesso hanno lamentato la presenza di schiuma o di un colore rossastro delle acque, invitando la Provincia, come pure la magistratura e le forze dell'ordine, ad intervenire. In realtà, per quanto in suo potere, Palazzo Caracciolo lo ha fatto, predisponendo da tempo un piano complessivo che, non da ultimo, a marzo dello scorso anno, ha visto l'attivazione di tre siti di monitoraggio tra Atripalda, Manocalzati e Pratola Serra e un programma di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale per oltre 4 milioni e mezzo di euro. Più in generale, poi, la Provincia di Avellino ha investito 15 milioni di euro per gli interventi di messa in sicurezza e sistemazione idrogeologica dei fiumi Sabato, Calore e Ufita, con una particolare attenzione proprio per il controllo degli scarichi abusivi e l'inquinamento.

Per quanto riguarda il Sabato, in base alla pianificazione complessiva, l'intervento prevede anche lavori di sistemazione idraulica del fiume nei comuni di Cesinali, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole e Tufo, altri relativi ad Avellino, Pratola Serra e Prata Principato Ultra, e su Montefredane e Manocalzati. Oltre ad opere di manutenzione straordinaria. L'obiettivo è ripristinare l'alveo del corso d'acqua e renderlo più sicuro in caso di abbondanti precipitazioni e ingrossamenti della portata.
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