Stadio Partenio di Avellino,
cento giorni per rifarsi il look

Stadio Partenio di Avellino, cento giorni per rifarsi il look
di Flavio Coppola
Martedì 19 Febbraio 2019, 11:56 - Ultimo agg. 13:26
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Cento giorni per attrezzare lo Stadio di Avellino alle prossime «Universiadi». Ieri mattina, a Piazza del Popolo, il patto tra il Comune e l'azienda partenopea «Imeco» per chiudere in meno di 4 mesi (non oltre 120 giorni) i lavori di adeguamento del «Partenio-Lombardi». Con la consegna ufficiale del cantiere, seguita da un nuovo sopralluogo nell'impianto di via Zoccolari, è scattata ufficialmente la nuova corsa contro il tempo. I lavori, infatti, vanno completati entro il 31 maggio. E non sarà un gioco da ragazzi. Il responsabile unico del procedimento, Michele Candela, che parla a nome dell'amministrazione commissariata di Palazzo di Città, è tuttavia ottimista: «Impresa e tecnici stanno ottimizzando i tempi, per far sì che avvenga il regolare svolgimento delle «Universiadi» in città. L'impresa ricorda - ha dichiarato che ci metterà qualcosa come 100 giorni. Stamattina comincerà ad allestire il cantiere». Attraverso i finanziamenti stanziati, circa 674.346 euro, il «Partenio» verrà adeguato agli standard funzionali per lo svolgimento delle fasi finali del torneo di tiro con l'arco.

«E' dunque prevista continua Candela la realizzazione della pedana per gli arcieri». Ma non solo: «Le attività ricorda - riguarderanno essenzialmente gli spogliatoi e gli spazi per la ricezione degli atleti e degli organi di informazione. Queste ultime opere verranno realizzate nella tribuna Montevergine». L'obiettivo va assolutamente centrato. «La città - assicura Michele Candela - sarà completamente pronta ad ospitare l'evento. Faremo tutto il possibile per questo». Segnali positivi sono giunti in merito dal sopralluogo svolto subito dopo la consegna formale del cantiere all'interno dell'impianto. I rappresentanti dell'impresa hanno assicurato la volontà di lavorare a ritmo serrato, pronti ad avviare le opere a strettissimo giro. Cioè oggi. In questo modo, lo stadio dei lupi del calcio potrà finalmente rifarsi, almeno in parte, il look. Nello specifico, nell'area attualmente adibita a sala stampa, i lavori interesseranno la pavimentazione e i soffitti. Le vetuste mattonelle verranno sostituite con un piano in resina. Qui verrà allestito lo spazio per gli atleti del tiro con l'arco. Quanto alla parte legata all'hospitality delle delegazioni accreditate, che come detto interesserà la tribuna Montevergine, verrà praticamente rifatto l'accesso ai settori. Lo spazio, da sempre utilizzato all'aperto, verrà coperto e attrezzato per l'accoglienza del pubblico lungo quattrocento metri quadrati.

L'«Universiade» partirà ufficialmente il prossimo 3 luglio. Con abbondante anticipo rispetto a quella data, i lavori dovranno essere terminati. Il traguardo, reso decisamente complicato dalle turbolenze burocratiche che hanno accompagnato la firma del contratto e la consegna dello stadio, non è affatto scontato. Per chiudere la gara d'appalto, il cui iter è stato completato il 26 settembre scorso, ci sono voluti quasi 5 mesi. Ora tocca all'impresa, ed al direttore dei lavori, Andrea De Falco, del Provveditorato alle opere pubbliche di Napoli, recuperare il tempo perduto. Già partiti, e in fase di completamento, invece, gli interventi previsti al Campo Coni (353.000 euro) per il rifacimento degli impianti di illuminazione e la recinzione esterna. Qui gli atleti di tiro con l'arco verranno ad allenarsi. Anche gli spogliatoi, già demoliti, verranno ricostruiti. Quanto alla pista di atletica, l'impegno prevede la possibilità di ricomprendere la sua riqualificazione nell'intervento complessivo in presenza di economie di gara sufficienti. Sarebbe un bel risultato. E poi c'è il Paladelmauro. Nel tempio della Sidigas Scandone, sono partiti a fine gennaio i lavori relativi agli spogliatoi ed a parte degli uffici. Il Palazzetto, inizialmente, doveva dotarsi anche di un nuovo parquet e di un grande e moderno tabellone luminoso. Ma non se ne farà nulla. Al loro posto, la lucidatura del vecchio parquet e l'apposizione di due molto più modesti schermi al led. Il lavoro è stato impostato. Ora va concluso.
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