Stella, allegoria delle stagioni

In scena ci sono quattro figure femminili ispirate alle muse

Stella, allegoria delle stagioni
Stella, allegoria delle stagioni
di Stefania Marotti
Martedì 12 Dicembre 2023, 08:47
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Un viaggio dalla cultura classica alla rielaborazione contemporanea, in un'atmosfera ricca di storia e di mistero. Fino al prossimo 8 gennaio, nelle sale del Museo Archeologico e del Castello marchionale di Taurasi, è allestita la personale di Emiliano Stella, Allegoria (è possibile visitarla il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19; dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19; e su prenotazione chiamando il 338 496 7543 oppure il 366 102 8756).

Un itinerario espositivo affascinante, che propone la grande inventiva del giovane artista irpino, protagonista anche della Biennale di Venezia, con la direzione artistica di Vittorio Sgarbi. Nella suggestiva cornice del Castello, immagini femminili sensuali e stilizzate illuminano le antiche pareti. L'artista, attraverso un richiamo in chiave contemporanea al tema della natura e dell'arte classica, espone sei opere con un unico filo conduttore: la sacralità del linguaggio artistico.

Emiliano Stella, sensibile ai temi d'attualità, mette in scena, su uno sfondo tutto oro, quattro figure femminili ispirate a muse e grazie dell'arte classica che mostrano allo spettatore simbologie legate alla natura e alle quattro stagioni, specifiche di un tempo che sta via via scomparendo. Così i fruitori sono chiamati ad immergersi nella sacralità del linguaggio artistico e per interrogarsi se esso è ancora il viatico di riflessioni e prese di coscienza possibili.
Attraverso la rappresentazione della bellezza estetica, Emiliano Stella prova ad indagare l'interiorità delle donne, per raccontarla con la sensibilità dell'artista.

I loro occhi sono velati di malinconia, sentimento non tanto legato ad una condizione personale, ma all'inquietudine intrinseca alla femminilità. Con il suo estro creativo, l'artista ritrae il sogno di ogni donna, che può sintetizzarsi nel raggiungimento della felicità, spesso legata all'amore. Per molte donne, infatti, felicità ed amore coincidono.

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La mostra è ispirata alla perfezione dell'arte classica, in cui la figura è delineata con una invidiabile perfezione del tratto. Ma la ricerca delle componenti interiori è tipica del genere contemporaneo. Così, con la sua esperienza, Emiliano Stella tende a creare un punto di incontro tra gli stili del passato e le tecniche moderne. Il risultato è la proposizione di una bellezza che rispecchia la luce del proprio io. La ricerca del pittore avellinese lo impegna nel cercare sempre una chiave introspettiva nella rappresentazione del genere umano. Emiliano Stella crede nella forza dell'arte, nella sua attitudine ad interpretare la realtà, la conflittualità dell'essere che, nelle donne, assume proporzioni gigantesche.

L'animo femminile si dibatte tra l'essere ed il dover essere e questo dualismo si coglie nelle pose ritratte dall'artista. La naturale tendenza alla seduzione viene sublimata dalla necessità di rispondere al proprio ruolo professionale, sociale, familiare. È come se il pennello dell'artista volesse trasmettere la fatica di essere donna, con la naturale tendenza ad esaltare la propria bellezza e la necessità di reprimere la vanità, per lasciare emergere il talento e la perizia nel proprio lavoro, nelle relazioni umane, nella famiglia.
La bellezza dell'antico Castello marchionale si arricchisce del percorso espositivo. La storia, infatti, sembra dialogare con la contemporaneità, esaltando la magnificenza dell'antica fortificazione di Taurasi. In un luogo in cui aleggiano ancora le ombre delle battaglie, dei nobili casati, con i loro intrighi, la mostra d'arte contemporanea evidenzia la continuità di un percorso storico che non dimentica il valore del passato. I canoni estetici del Medioevo ritornano nella bellezza femminile contemporanea.
 

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